Cronaca

Via alla raccolta di firme per la presentazione di un nuovo ddl alla Regione

Sarà in diffusione entro fine mese nella comunità di Palese e Santo Spirito un’edizione del 2021 del giornale “La Voce dell’Autonomia”, che è un organo straordinario di informazione per l’indipendenza politica ed amministrativa dell’odierna realtà territoriale del “V Municipio” di decentramento amministrativo barese. In concomitanza all’uscita del citato foglio informativo sarà avviata una raccolta firme in tutti i quartieri di Palese e Santo Spirito a cura di alcuni residenti che recentemente hanno dato vita ad una “Costituente autonomista”, per avviare la procedura di richiesta al Consiglio regionale della Puglia dell’iter legislativo per giungere all’istituzione nel barese di un nuovo Comune a nord del capoluogo che può essere realizzato con lo scorporo da Bari di due grosse realtà, quali sono ormai Palese e Santo Spirito, complessivamente di oltre 30mila abitanti e che da oltre un trentennio stanno chiedendo di potersi distaccare dalla realtà comunale a cui fanno capo dal 1928, per formare un Comune a se. Una separazione che in molti ormai a Palese e Santo Spirito confidano che possa essere “consensuale”, considerato che trattasi di una realtà distinta e distante da Bari e che “tutto sommato – a detta dei promotori – non dovrebbe essere affatto traumatica” per il capoluogo. Difatti, gli stessi ci tengono ad evidenziare che negli ultimi anni in Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, sono diverse le nuove realtà che sono state costituite in Comune a sé staccandole anche da grandi centri comunali. E ricordano da ultimo il nuovo Comune di Milinscemi di circa 10mila abitanti, formato da alcune ex frazioni del Comune di Trapani, e nel cui territorio ricade interamente la struttura aeroportuale trapanese, oltre che alcune importanti strutture universitarie del capoluogo. “Ma – hanno esclamato i richiedenti l’istituzione del Comune di Palese e Santo Spirito – in altre parti d’Italia, da Nord a Sud, sono in corso altre iniziative per il riconoscimento di nuovi Comuni!”, ricordando che la Regione Lazio ha già avviato l’iter per rendere Comune autonomo il XIV Municipio di decentramento amministrativo della Capitale, ossia quello comprendente l’ex frazione di Ostia, e che in Sicilia la Regione è stata già interessata per la costituzione del suo 392 Comune, che dovrebbe essere istituito dallo scorporo dal Comune di Messina di tutte le sue odierne frazioni situate nella parte nord occidentale dell’attuale territorio messinese. Anche nel Nord Italia i nuovi Comuni sorti dagli inizi degli anni Novanta del secolo scorso non rappresentano un dato affatto irrilevante. Infatti, i promotori dell’iniziativa autonomista per il V Municipio di Bari hanno in fine commentato: “Negli ultimi trent’anni solo in Puglia non è stato istituito alcun nuovo Comune”. E difatti l’ultima iniziativa in tal senso nella nostra regione risale al 1993. Ossia ai tempi ancora della cosiddetta Prima Repubblica, quando la Regione Puglia istituì il Comune di Statte (14 abitanti) scindendo nel 1993 la ex frazione dal Comune di Taranto. In verità, come si ricorderà, nel febbraio del 2010 il Consiglio regionale pugliese nel corso dell’ultima seduta della sua VIII Legislatura fu sul punto di istituire il Comune di Palese e Santo Spirito però, dopo il voto favorevole a scrutinio segreto dell’Assemblea al primo articolo della legge che riconosceva l’autonomia comunale di detto territorio, la situazione di confusione generata dall’ormai infuocato clima elettorale, per le imminente elezioni di rinnovo del Consiglio, determinò una infelice conclusione dell’iter legislativo, nonostante a Palese e Santo Spirito circa l’80% degli elettori che dieci mesi priva avevano detto “Sì” al distacco da Bari nell’apposito referendum consultivo e, appena dieci giorni prima del passaggio in Aula della proposta di legge, la Commissione permanente agli “Affari istituzionale” avesse approvato all’unanimità detto ddl. Però, la problematica dell’Autonomia comunale di Palese e Santo Spirito, rimasta irrisolta nel febbraio del 2010, in realtà è molto antica. Infatti, già nel giugno del 1921, quindi esattamente un secolo fa, un ddl per istituire il Comune di “Palese Macchie” (all’epoca di circa 5000 abitanti) fu presentato alla Camera dai deputati pugliesi Giuseppe Di Vagno ed Arturo Vella, entrambi socialisti, e dal collega liberale Guaccero. Però, le tristi e nefaste vicende che in seguito accaddero (assassinio di Di Vagno a settembre di quello stesso anno ed il sopraggiungimento del regime fascista) fecero fallire l’iniziativa. Nel foglio de “La Voce dell’Autonomia” del 2021, oltre a ricordare tale fatto, vengono spiegate le ragioni per le quali la richiesta di indipendenza politico amministrativa di Palese e Santo Spirito è ancora oggi attuale (forse anche più di allora) per il territorio in questione ed il motivo per il quale tale obiettivo, alla luce sia della Costituzione repubblicana che delle recenti novità ordinamentali in campo istituzionale ed amministrativo, sarebbe un’opportunità importante anche per la neo nata “Città metropolitana” di Bari, che con la presenza di una nuova realtà comunale al suo interno si orienterebbe concretamente ad assurgere al ruolo per cui nel 2014 è stata istituita. Vale a dire a “città” veramente metropolitana, cioè policentrica. E quindi europea.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 22 Ottobre 2021

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