Cronaca

Via Amendola: poveri pendolari, tra autobus-lumaca, ingorghi e vigili-fotografi

Un cantiere sempre in fermento, quello su via Giovanni Amendola, per il raddoppio d’una delle arterie più intasate e trafficate della Città di Bari. Pensate: i lavori di allargamento sono andati avanti pure  nel corso della settimana di Ferragosto, quattro mesi fa. Un cantiere di primo grado, dunque, tanto che Sindaco e Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bari, Antonio Decaro e Giuseppe Galasso, fanno a gara nel presenziare davanti agli operai. A raffica, con un sopralluogo dopo l’altro amministratori e politici si ritrovano a turno a via Amendola e i risultati si vedono: conclusione garantita a fine estate dell’anno venturo. Per ora le ruspe, in ogni caso, scavano per spostare le ramificazioni dei sottoservizi, ma il grosso del lavoro arriverà con lo spostamento delle recinzioni delle ville storiche sul lato destro di via Amendola – in uscita dalla Città — ne mancano ancora tre — con un occhio particolare alla pista ciclabile — speriamo che questa, al contrario di quella progettata sul ponte Adriatico, ce la faccia ad entrare in funzione….- prima di passare agli spartitraffico. Tutto bene., dunque? Nemmeno per sogno, perchè chi si lamenta non manca mai. Ed a ragione, come spiega un nutrito gruppo di pendolari delle autolinee Ferrovie Sud Est (FFSSEE) “”….in quanto oltre a sorbirci la lentezza dei pochi treni in circolazione sulle due tratte Bari – Putignano Via Casamassima ed Putignano – Martina Franca – la terza tratta la Bari – Putignano e interrotta causa lavori in corso – tali convogli ferroviari non possono superare i 40 km orari e quindi i pendolari che vanno oltre Putignano, cioè Noci, Alberobello, Locorotondo e quindi Martina Franca, si servono dell’ottimo servizio autolinee delle FFSSEE. Ma incontrano i vari mezzi automobilistici delle FSE un ingorgo di autovetture nell’oltrepassare Via Amendola dall’incrocio di Viale Enaudi fino ad arrivare alla rotonda di Mungivacca>>, come spiega senza farsi pregare Giampiero Montefusco, proprio per conto dei pendolari costretti a servirsi delle carrozze FFSSEE, puntando l’obiettivo sul caos quotidiano. Infatti la percorrenza nelle ore di maggior traffico su quelle carreggiate si può sommare in oltre tre quarti d’ora ed in alcuni giorni anche di un’ora. “”Per quale ragione il Comune di Bari non ha fatto eseguire i lavori che richiedono l’ampliamento di Via Amendola in ore notturne – giorni festivi e periodo estivo – e come mai  l’amministrazione comunale non ha progettato di creare un percorso alternativo a Via Amendola creando una strada a ridosso della linea ferroviaria delle FFSSEE. Ed inoltre per quale ragione l’ Assessorato alla Viabilità del Comune di Bari non pensa di escludere l’accesso su Via Amendola alle autovetture provenienti da Via Hanemann e da Via La Forgia?”” Tutte domande ancora senza risposta, per un reclamo che reclama -scusate il bisticcio di parole…- risposte rapide dagli organi preposti della città Metropolitana di Bari. “”Tra l’altro su Via Amendola -continua il signor Montefusco – si affacciano gli inutili uffici dell’ex Provincia di Bari e sono parcheggiati gli uffici dei vigili metropolitani che, pur assistendo ai vari ingorghi che accadono quotidianamente sempre sulla Via Amendola, non si prodigano nel dirigere il traffico. Anzi, fanno foto agli ignari automobilisti non so spiegarmi il motivo, la sciando l’ingrato lavoro quotidiano di regolamentare il serpentone di auto e motocicli ai poveri e sempre più oberati vigili urbani””

Antonio De Luigi


Pubblicato il 11 Ottobre 2019

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