Via De Amicis, i resti della palazzina analizzati per esaminare i materiali di costruzione
Dimessa Rosalia De Giosa, la 74enne salvata giovedì sera dai vigili del fuoco d
È stata dimessa Rosalia De Giosa, la 74enne salvata giovedì sera dai vigili del fuoco dopo essere rimasta per oltre 26 ore sotto le macerie del palazzo crollato
in via De Amicis, nel quartiere Carrassi di Bari. L’immobile nel febbraio 2024 era stato dichiarato pericolante e sgomberato. La signora è rimasta al Policlinico di Bari per pochi giorni è stata dimessa dal reparto di chirurgia d’urgenza:
secondo le indicazioni dei medici dovrà stare a riposo ancora per qualche giorno e indossare un tutore. La donna, al momento del crollo, si trovava nel suo appartamento al quarto piano e, da quanto hanno ricostruito i vigili del fuoco, è stata protetta da una porta blindata che le ha fatto da scudo, creando una
bolla d’aria che le ha permesso di respirare a lungo sotto le macerie. Nel crollo ha riportato due fratture costali e una serie di ecchimosi al torace, al bacino e agli arti inferiori. “Sono stata miracolata, mi ha guardato mio marito. Gridavo aiuto, pensavo di dover morire. Volevo essere aiutata, quando mi hanno trovata non ce la facevo
più. Adesso devo pregare”. Così Rosalia De Giosa. Ad attenderla fuori dal reparto i due figli con un mazzo di fiori. Intanto i resti della palazzina crollata, verranno analizzati per esaminare i materiali di costruzione e per individuare i
punti di cedimento e collasso. L’analisi sarà eseguita attraverso il campionamento degli elementi strutturali dell’edificio (murature, travi, pilastri), i cui materiali
saranno analizzati anche in laboratorio. Analisi, queste, che andranno di pari passo con le rimozioni delle macerie, dalle quali sarà possibile capire per quali zone prevedere la demolizione controllata e cosa fare per mettere in sicurezza
parte dell’immobile ancora pericolante. Sono questi gli esami che dovrà svolgere nei prossimi giorni il professor Antonello Salvatori dell’università dell’Aquila, nominato dalla Procura di Bari come consulente nel caso del crollo della palazzina.
Salvatori, in passato, si è occupato anche dei crolli successivi ai terremoti dell’Aquila (2009) e di Amatrice (2016), oltre che di quello di una palazzina di via Roma, a Barletta, in cui nel 2011 persero la vita cinque donne. Oggetto della consulenza – che prevede anche uno studio approfondito delle carte che
raccontano la storia dell’edificio, costruito negli anni Cinquanta – è quello di accertare le cause del crollo, il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e la pm Silvia Curione coordinano le indagini della squadra mobile per crollo colposo,
al momento ancora a carico di ignoti. La palazzina crollata era stata dichiarata inagibile dal Comune di Bari il 24 febbraio 2024 e i lavori di ristrutturazione, affidati dal condominio all’azienda Dell’Aera costruzioni per 570mila euro, erano
iniziati pochi giorni prima del collasso dell’edificio.
Pubblicato il 11 Marzo 2025