Cronaca

Via Pezze del Sole, trappola mortale e tanto altro

Ancora una ‘lettera aperta’, tra le tante, rivolta a Sindaco, assessore al Traffico e presidente della Quinta Circoscrizione rimasta ‘lettera morta’ nonostante chiedesse interventi ‘urgenti’ in un quartiere di periferia. Interventi e lavori ogni giorno più pressanti: sarà stata la quinta o la sesta lettera spedita inutilmente a Palazzo di Città? Eppure il comitato di quartiere a Japigia-Zona B/2 da tanto e tanto tempo scrive, implora amministratori e assessori di occuparsi di quell’area, scattando anche foto. Ora è nuovamente la volta di Via Pezze del Sole, una strada pericolosa per chi la percorre in auto, ma pericolosa anche dal punto di vista igienico e sanitario. Topi e zanzare dappertutto, da quelle parti, all’inizio di Via Amendola, verso Mungivacca. Ma via Pezze del Sole continua ad essere una trappola mortale perché, oltre ad essere disseminata da cumuli di rifiuti interi di tutte le specie e categorie, è stretta e pericolosa; resa ancora più pericolosa dalla presenza di erbacce alte così che impediscono di avere la visuale libera, quando con la macchina si giunge all’altezza delle curve a imbuto. Gli incidenti avvengono sempre più spesso in Via Pezze del Sole, ma anche scenario di aggressioni e rapine ai danni degli automobilisti costretti quasi a fermarsi, prima di imboccare la curva, in una zona buia ed isolata, come hanno constatato in vari sopralluoghi –anch’essi verbalizzati e rimasti sulla carta- il tecnici ed amministratori municipali. Che da tempo hanno promesso interventi rapidi per la bonifica di Via Pezze del Sole. Un impegno ripreso tempo fa dall’assessore al Traffico e Mobilità Antonio Decaro, anche perchè il nuovo Piano di riqualificazione delle Periferie approvato dalla Giunta Comunale prevedeva lavori per giardini, verde, parchi e scuole non solo nelle zone B/1 e B/3, come sospettavano alcuni residenti. <>, s’infervorava l’ex consigliere comunale Giovanni Marinelli. Che ce l’aveva con tutti: sindaco, assessori e presidenti della Circoscrizione. Ma il peggio deve ancora venire. Il pericolo peggiore per il quartiere resta la cementificazione selvaggia, quella che fa solo gli interessi di costruttori e imprenditori senza scrupoli. Con la scusa di sistemare gli ex sfrattati di Via Gentile, potrebbero arrivare altre palazzine ed alloggi popolari in una delle zone più cementificate della Città. Per questo aveva già preso carta e penna l’ex presidente del Comitato “Giorgio La Pira” Marinelli, per vergare un’altra lettera indirizzata a Prefetto, Sindaco, assessori, Comandante della Polizia Municipale e Presidente della Circoscrizione. Ebbene, nonostante le rassicurazioni, case di edilizia residenziale le costruiranno proprio nel settore B/2, dove sorgeranno altre case popolari, senza avere in cambio alcun tipo di servizio. “Soltanto una vaga promessa di bonifica per alcuni terreni abbandonati”, ripeteva Marinelli in una delle sue lettere indirizzate al Prefetto, oltre che al Sindaco. “A noi il cemento, agli altri giardini, parchi e scuole: non ne possiamo più”. Per fortuna che il Comune di Bari sembra avere in mente altro, a cominciare dalla bonifica all’ingresso del canalone di Japigia, a tutela dell’igiene e della salute pubblica, riprendendo la progettazione per la sistemazione di un’area veramente totalmente abbandonata. Ma bisognerà aspettare la prossima, imminente campagna elettorale per tornare a parlarne. Appunto, a parlarne….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Marzo 2013

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