Cultura e Spettacoli

Vidua Vidue: anche i burattini

L’elenco delle feste popolari che si sono perdute a Bari è lungo. A tanto scempio un  pugno di volontari prova periodicamente a mettere una pezza. E’ il caso della ‘Vidua Vidue’, festa che, in auge sino alla fine degli anni sessanta, era scivolata nell’oblio. Oblio al quale è stata strappata diciassette anni fa, in occasione del millesimo anniversario della liberazione di Bari dall’incubo saraceno. Quando nel 1002 la flotta veneziana venne a salvare Bari assediata dai Saraceni, la città era prossima alla resa. L’arrivo delle navi della Serenissima, scatenò sulla Muraglia l’entusiasmo dei difensori, i quali, commossi e increduli, indicando l’orizzonte si davano di gomito dicendosi l’un l’altro : La vìde, la vìde !?… Cioè, la vedi, la vedi? (la flotta veneziana). L’evento lasciò un segno profondo nella nostra cultura. Ne sono prova l’intitolazione a Venezia della strada che percorre la Muraglia e il fatto che uno dei quattro spicchi della cupola del Petruzzelli fosse adornata da un affresco di Raffaele Armenicse che illustrava la cacciata dei Saraceni (l’affresco purtroppo è andato perduto nel rogo che nel 1991 devastò il Politeama). Dunque,  Vidua Vidue viene da quel : vedi, vedi?…. A rilanciare la relativa festa ora si sono aggiunti Enrico Francone e Ivan Dell’Edera. Burattinaio il primo (nonché realizzatore dei propri burattini), attore il secondo, i due, in ‘anteprima municipale’, sabato 12 ottobre  a Villa Bartolo (via Giulio Petroni108/A) propongono ‘Vidua Vidue’, spettacolo di teatro (anche d’animazione) a colore popolare e che, con un sorriso, prova a raccontare una pagina di storia documentata, alleggerendola però della zavorra di bugie, omissioni e accomodamenti che tanto volte inquinano le cronache. Il che offre il destro per una riflessione parallela sul senso circolare e ‘vichiano’ della Storia e sulla sua perenne attualità (fu il gesto militare della Venezia del Doge Pietro Orseolo II mosso dagli stessi sentimenti altruistici che animano oggi guerre preventive e missioni umanitarie ?…). Questa nuova produzione Francone/Dell’Edera – ditta di ventennale e ‘silenziosa’ attività che tra l’altro questa estate ha ricevuto due importanti riconoscimenti : Il premio Otello Sarzi per Francone e il Premio Città degli Ulivi Dell’Edera – nasce come ‘produzione popolare e partecipata’. Ciò significa che, in vista della loro tournée estiva, Enrico ed Ivan offrono ai cittadini di contribuire al futuro di ‘Vidua Vidue’ attraverso un’operazione di ‘micro-credito’. In altri termini,  il ricavato di questa piccola campagna di solidarietà sarà speso per promuovere e donare lo spettacolo in luoghi che siano ‘altri e periferici’. In appendice, ‘Vidua Vidue’ si annuncia come occasione per il pubblico di avvicinare a fine spettacolo i due artisti e parlare di burattini di tradizione e musica popolare, ambiti che da molto tempo vede impegnati Enrico Francone e Ivan Dell’Edera.

Italo Interesse


Pubblicato il 10 Ottobre 2019

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