Vigili in rivolta: “Se non svolgiamo ordine pubblico, riecco le pistole…”
Potrebbero perfino consegnare le loro pistole, in segno di protesta, i poliziotti locali baresi che stamane si riuniranno per un paio di ore sotto le bandiere delle loro sigle sindacali maggiori dinanzi al Palazzo del Governo. Motivo del sit-in di protesta? Al prossimo referendum popolare del 17 aprile i caschi bianchi non svolgeranno servizio pubblico di ordine e di vigilanza nei seggi elettorali, come sempre accaduto in settantenni di vita repubblicana. A deciderlo il governo messo dinanzi al rebus se i vigili urbani sono o no agenti di pubblica sicurezza come Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, visto che questi ultimi tre corpi percepiscono il ‘bonus’ degli ottanta euro e i vigili urbani italiani no. Dunque, i vigili bistrattati, anche se guarda caso lo Stato se ne accorge solo adesso. E se loro non appartengono alle forze di polizia, così come recita la Legge 121/81 e se non sono agenti di pubblica sicurezza, allora perché partecipano alle riunioni sull’ordine pubblico in Prefettura? Perché girano armati per strada, rilevano incidenti stradali nel perimetro comunale, mentre il Codice della Strada prevede e contempla ‘ex lege’ tutt’altro? E come mai intervengono per svolgere tutti i compiti di ordine pubblico, come accade adesso coi gruppi speciali (Gisu) tanto voluti dall’ex comandante Stefano Donati a Bari, al fianco spesso dei loro colleghi di Polizia di Stato e Carabinieri? Tutte domande alle quali forse sarebbe il caso di dare una risposta, al di là delle nude e crude questioni economiche, visto che a parte la loro presenza ai seggi nelle consultazioni di domenica, la presenza e soprattutto la collaborazione dei poliziotti locali è troppo importante per rinunciarci su due piedi. Come, probabilmente, vorrebbero fare a Roma nei palazzi governativi certi burocrati e politici che non conoscono certi problemi nelle città del Mezzogiorno. E a Bari gli agenti della Polizia Locale operano da sempre per strada servizi di ordine pubblico stando per strada, tanto è vero che il neocomandante Nicola Mazulli ha dato ordine di abbandonare anche le garitte e svolgere i servizi anche di ordine pubblico in mezzo ai cittadini baresi. Poi c’è il servizio a bordo degli automezzi dell’azienda cittadina di trasporto, ordinato direttamente dal primo cittadino Decaro per la repressione dei troppi “portoghesi”, una presenza che sta dando risultati sorprendenti proprio per la presenza dei Vigili, secondo molti osservatori. Ma la Polizia Locale viene impiegata anche allo stadio nel corso delle gare di calcio, nelle piazze o come servizio d’ordine anche ai concerti e pubblici spettacoli. E allora? Se sono impiegati comunali, bene, si dica che i vigili debbono occuparsi di affissioni, edilizia o altre questioni di mera rilevanza amministrativa, ma senza girare per strada armati o nei seggi elettorali, per favore, e si faccia rispettare la legge sempre. E non solo quando fa comodo…
Francesco De Martino
Pubblicato il 13 Aprile 2016