Vigili Urbani pronti a protestare per le nuove divise che non arrivano
Potrebbero tornare a protestare in piazza, gli agenti della Polizia Municipale di Bari, come già accaduto tempo fa, quando i nostri caschi bianchi decisero di lavorare senza divise, ma solo in abiti civili indossando una pettorina catarifrangente, con la scritta ‘Polizia Municipale’. Qualche automobilista li scambiò per parcheggiatori, qualche altro per operai delle tante ditte intente a sventare le strade cittadine per fibre ottiche o tubi del gas, ma che fare quando, pur previsto a settembre di un anno fa, il Comune non si decide a bandire la gara per il rinnovo delle divise? E così, pur di far valere la dura legge delle multe e far sentire l’inconfondibile colpo di fischietto, parecchi vigili continuano a indossare le loro divise lise e consumate, salvo chi ha deciso di mettere mano al portafoglio, per comprarsi un paio di pantaloni e una camicia bianca, più o meno come quella d’ordinanza. La mobilitazione, organizzata come accadde più o meno quattro anni fa, dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Csa e Sulpm, potrebbe scattare presto, causata appunto dai ritardi da parte del Comune di Bari nella consegna delle nuove divise. Ricapitolando, a distanza di tre anni, nonostante la scadenza del contratto e la mancanza di quello con il nuovo fornitore, i nostri ‘luzzi’ si ritrovano a dover indossare pantaloni scuciti, camicie logore e stivali addirittura bucati. Come detto, alcuni hanno dovuto provvedere a proprie spese per rimediare: non proprio un bel bigliettino da visita per chi costantemente è in mezzo alla strada, a contatto con il pubblico e i cittadini. Inutile, dunque, stare a sottilizzare sullo stato delle uniformi, mentre la direzione generale di Palazzo di Città sta a guardare e ancora muto, immobile e silente se ne sta nella sua stanza il sindaco Antonio Decaro, che ha trattenuto nelle sue mani –come fece il predecessore – la delega dell’assessorato alla Polizia Municipale. Insomma, servono camicie e pantaloni autunnali e invernali, ma anche giacche estive, con la stagione ancora più calda alle porte. “Dopo le divise strappate adesso ci avete ridotto in mutande” era la scritta che campeggiava su un cartellone esposto anni fa davanti al portone di corso Vittorio Emanuele II°, quando si presentò – con tempismo ora sospetto – la stessa questione. Ma se mancano le divise di tutti i giorni, al Comando di Japigia da mesi aspettano ancora le divise speciali. E cioè quelle quattrocento tute tattiche nuove di zecca per il gruppo ‘Gisu’, all’interno della stessa Polizia Municipale, per un spesa di 90 mila euro con tanto di determinazione di pagamento. Un provvedimento che dall’inverno dell’anno scorso risulta già evasa per un impegno di spesa esagerato, tanto che qualcuno va dicendo in giro che queste divise non arriveranno mai, che l’ordine è stato ritirato. Motivo? Prima di tutto in tempi di crisi sarebbe molto meglio risparmiare, almeno inizialmente, per un corpo speciale che potrebbe fare la fine di altri, come i vigili di quartiere. Pensati, come ricordano pochi a Bari, giusto per le elezioni che condussero al secondo mandato della giunta Emiliano nell’estate 2009 e subito dopo spariti dalle nostre strade con le loro fasce al braccio e berretti a bande biancorosse. Ma il Comandante Stefano Donati spazza ogni dubbio, almeno sull’arrivo delle tute mimetiche destinate al suo nuovo supergruppo/Gisu: <
Francesco De Martino
Pubblicato il 26 Giugno 2015