“Villa Camomilla”, dopo il gazebo, altri miglioramenti da parte di Comune e Multiservizi?
Da qualche mese dentro l’unico giardinetto del piccolo, quanto popoloso rione San Pasquale, in particolare tra via Maria Cristina di Savoia e via Carlo Pisacane, vicino alla parrocchia, c’è un gazebo con dentro un paio di panchine e un tavolino. Ce l’ha piantato quasi certamente la Multiservizi-Città di Bari” che cura anche la custodia di qualche giostrina e di una mezza dozzina di panchine, di certo qual bel gazebo bianco – risalente forse ai Giochi del Mediterraneo ’97 – l’hanno subito occupato i giovani e studenti del rione. Che lo usano prevalentemente per starci al riparo quando piove e giocarci a carte, ma solo per poche ore, visto che quando l’hanno messo su faceva buio presto e mancava ancora l’allaccio per le lampadine. Eppure, a parte il tendone bianco e l’allaccio all’energia elettrica che ancora non c’è, ora che la luce di Domineddio tarda ad andar via, c’è poco di che rallegrarsi tra i comunque non moltissimi frequentatori del parco. Infatti, come già riportato più di una volta su queste colonne, il resto del giardino pare affidato a un’incuria che non fa onore a nessuno, con cicche, bottiglie e cartacce un po’ dappertutto, spesso coi ragazzini che ci giocano a pallone senza rispetto per i pochi anziani che ancora lo frequentano, specie d’estate. Infatti, come abbiamo già scritto un po’ di tempo fa, chi dovrebbe vigilare per conto della società comunale di servizio fa spallucce, allarga le braccia e spiega: “Noi abbiamo segnalato le panchine rotte e penzolanti da oltre un anno all’azienda, ma nessuno è intervenuto”. E la sporcizia? “Beh, quello è un altro discorso, noi della Multiservizi siamo addetti alla vigilanza, mica alle pulizie. Quelle toccano all’azienda alla Nettezza Urbana e già è molto se noi svuotiamo i cestini dei rifiuti”. “E i netturbini qua non ci mettono mai piede, al massimo una volta all’anno, quando cambia la stagione e arriva l’estate”, faceva eco il padre d’una bimba che ci stava bene attento, mentre scendeva piano piano dall’unico scivolo malridotto di quel semi-polmone verde. Di bagno ecologico per chi deve fare i suoi bisognini, nemmeno a parlarne, nonostante le richieste avanzate perfino dal comitato di quartiere, rimaste lettera morta negli uffici comunali della Multiservizi e della ex Circoscrizione. Poi c’è lo scarica-barile fra società comunale e Azienda Municipalizzata alla Nettezza Urbana che in realtà dovrebbe occuparsi almeno della pulizia, non fa bene a nessuno, anche se c’è stato chi ha cercato di trovare spiegazioni, a tanta indifferenza. Ma purtroppo l’inciviltà e la maleducazione di chi frequenta il giardino ‘Camomilla’ tanto caro al quartiere, fanno svanire tutto quello che, con grossa difficoltà, in questo momento di ristrettezze economiche, l’Amministrazione comunale e la Multiservizi mettono in atto o metteranno in atto, con l’arrivo ormai imminente della bella stagione, cambiando le brutte abitudini. Ma se per tutelare un giardino, a Bari, c’è ancora bisogno di elmetto e baionetta per imporre educazione, rispetto e civiltà, poveri noi….
Francesco De Martino
Pubblicato il 17 Aprile 2015