Villa Giustiniani: erbacce, ratti e degrado, altro che verde da riqualificare…
Sono trascorsi quasi sei mesi da quando gli amministratori comunali hanno fatto squillare trombe e rullare i tamburi per l’atto di acquisto della ‘casina rossa’, meglio nota come Villa Giustiniani, dinanzi all’Ipercoop di via Omodeo. <<È stato sottoscritto ieri, davanti all’ufficiale notarile, l’atto di compravendita del complesso immobiliare di Villa Giustiniani, così definitivamente acquisito al patrimonio comunale per una spesa complessiva di circa 680mila euro (compresivi di oneri fiscali) a carico dei soggetti privati attuatori del PIRP – Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie di San Marcello>>, guaivano soddisfatti da Palazzo di Città a fine marzo scorso per acquisizione dell’edificio storico, dell’ipogeo medievale e dell’area verde circostante rientra nella più ampia e articolata operazione di riqualificazione, portata avanti in partenariato pubblico/privato, che nei prossimi anni cambierà il volto del quartiere San Marcello. Il programma, per un importo complessivo di circa 22 milioni di euro, si avvale di risorse private e pubbliche, con il cofinanziamento di Comune di Bari e Regione Puglia. “E’ stato compiuto un nuovo passo in avanti nell’operazione di riqualificazione che cambierà il volto del quartiere San Marcello di Bari – commenta l’amministratore unico della Debar Costruzioni Spa e presidente di Confindustria Bari e Bat Domenico De Bartolomeo – Villa Giustiniani, la ‘casa rossa’ del 19° secolo, collocata all’incrocio tra via Fanelli e largo Omodeo, è stata acquisita al patrimonio del Comune di Bari. Insomma, l’acquisizione di questo edificio storico, che racchiude anche un ipogeo, rappresenta un passaggio importante verso la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico della città di Bari e si inserisce nell’attuazione del Pirp di San Marcello. Il programma prevede un intervento di rigenerazione urbana ampio e articolato, tra cui un edificio pubblico con nuovo parcheggio interrato, due rotatorie, alloggi di edilizia residenziale pubblica, aree pedonali e ciclabili, sistemazione delle aree a verde per il tempo libero e lo sport. Questo è il risultato di una collaborazione proficua tra pubblico e privato che la città di Bari ha intrapreso da diversi anni, in linea con altre città italiane ed europee. Una collaborazione virtuosa con l’amministrazione comunale, che ha visto il coinvolgimento delle imprese del territorio, fra cui, in una fase iniziale l’impresa Mazzitelli e, successivamente, la Debar Costruzioni Spa, in una nuova visione di sviluppo sostenibile della città”. Il problema più grosso, a parte i tempi per un intervento di ricostruzione che sembra non arrivare mai a San Marcello? Ma proprio l’area verde che poi verde non è più, visto che la ‘savana’ di fronte a Villa Giustiniani, come ogni estate, è di colore giallognolo. E cioè una distesa di erbacce che occupano tutto il quadrilatero che si affaccia su via Omodeo, Fanelli quasi fino alla Chiesa di San Marcello, alla fine di via Re David. Una savana di erbacce rifugio preferito da zanzare e ratti di ogni specie e dimensione, mentre i cittadini-residenti maledicono ogni giorno i vertici dell’azienda alla nettezza urbana che non interviene mai. Un oceano di erbacce su cui si affacciano strade trafficatissime, ma anche una scuola elementare, il mercato di merci varie del giovedì e un supermercato. <<Per quanto riguarda nello specifico villa Giustiniani, acquisita l’area, l’amministrazione sta programmando interventi che interesseranno sia gli spazi verdi esterni sia il consolidamento dell’edificio e la sua successiva ristrutturazione, come pure il recupero dell’area dell’ipogeo. Parallelamente, si sta lavorando per individuare possibili fonti di finanziamento e valutare forme di gestione dell’area>>. Nell’attesa di partorire qualche idea per la gestione dell’immobile storico, speriamo che almeno per ripulire l’area verde rilevata dallo stesso ente comunale non si debba attendere…l’estate dell’anno venturo!
Francesco De Martino
Pubblicato il 5 Agosto 2017