Villaggio del Lavoratore: spesi fondi pubblici, ma ancora niente scuole
Uno dei residenti del quartiere Villaggio del Lavoratore, alle porte di Bari, Nicola De Toma, già ex consigliere, denuncia la vicenda che vede protagonista il progetto di costruzione del plesso scolastico unico, comprensivo della scuola materna e di quella elementare risalente ormai all’ottobre 2008. Insieme al nuovo plesso scolastico che avrebbe dovuto accorpare le due scuole in un’unica sede avrebbe dovuto essere riqualificato tutto il quartiere, in cui mancano parecchi servizi principali, e nel quale avrebbe dovuto esserci anche un nuovo tronco stradale con annesso parcheggio sul prolungamento di via Messenape. Queste le promesse della prima amministrazione Emiliano, che insieme alla scuola, aveva previsto interventi di riqualificazione della piazzetta antistante la parrocchia del quartiere, e la manutenzione straordinaria di via Messenape e la costruzione contestuale della rete di fogna bianca.
Ma purtroppo di certo ogni promessa non è debito, e lo sanno bene i residenti della zona che raccontano cosa è accaduto in questi ultimi anni: lo scavo della scuola, infatti, un tempo c’era, ma pian piano è stato vittima di camion che scaricavano materiale di risulta, calcinacci, pietre e quant’altro. L’ex consigliere De Toma racconta che sono stati già spesi 600 mila euro di fondi pubblici per la realizzazione del progetto del plesso scolastico e per far fronte all’improvviso fallimento dell’azienda che avrebbe dovuto occuparsi della realizzazione della costruzione, la Scam di Trani. De Toma, inoltre, precisa che: “una quindicina di anni fa, circa, l’allora amministrazione comunale sviluppò un primo progetto di riqualificazione del quartiere, progetto che però non aveva fatto attenzione alle norme antisismiche. E così con il tempo i costi sono successivamente lievitati e i finanziamenti iniziali, magari anche cospicui, si sono rivelati insufficienti. Da quel momento in poi non è stato fatto più nulla”.
Eppure si tratta di un vero e proprio problema che affligge gli abitanti del quartiere, la necessità di una scuola al Villaggio del Lavoratore è uno dei temi più sentiti dai residenti visto che molti di loro sono costretti a mandare i propri figli negli istituti di Modugno o, se va bene, al rione Stanic, dovendo quindi percorrere parecchi chilometri. Inoltre, se si considera che i plessi scolastici in periodo di votazioni vengono anche adibiti a seggi elettorali, è facile comprendere quanto siano profonde la difficoltà e il disagio degli adulti anche in quei momenti di fervore politico.
Insomma, i tempi sono ancora lunghi, gli abitanti attendono le aule promesse loro molti anni fa (5 aule di scuola elementare e 3 di scuola materna, con annesso un campo di calcio da adibire a palestra dell’istituto– n.d.a.), genitori e bambini del Villaggio del Lavoratore sono costretti a fare i pendolari. Ma perché? Considerando che istituti scolastici in quel rione erano già presenti, e che il Comune di Bari, in passato, ha anche pagato un lauto canone di locazione per l’affitto di 5 aule adibite a classi di scuola elementare nell’allora plesso di via M. Lutero?
Anna Deninno
Pubblicato il 7 Febbraio 2014