Cronaca

Villaggio Trieste “off limits”: viabilità sempre più a rischio

E’ cambiato poco e niente dopo che l’ex vicepresidente circoscrizionale Sergio Fanelli, attuale assessore provinciale, scrisse una lunga missiva a sindaco e assessori ai Lavori Pubblici e al Traffico, per denunciare gli antichi (e mai risolti) problemi che attanagliano “Villaggio Trieste”, dalle parti Stadio ‘Della Vittoria”. Un ritorno in argomento che adesso sarebbe oltremodo motivato, specie a seguito delle tantissime istanze prodotte dai cittadini-residenti del piccolo villaggio di San Girolamo, periferia nord della città. Ma veniamo al dunque. Al centro dell’istanza prodotta all’epoca dal consigliere circoscrizionale alleantino, c’erano – a ancora ci sarebbero- interventi ‘urgente ed improcrastinabile’ di rifacimento del manto stradale, rifacimento dei marciapiedi, installazione di segnaletica orizzontale e verticale, dissuasori di velocità e di semafori al Villaggio Trieste. E precisamente alla vie Mascagni, Bellini e via di Maratona, le zone maggiormente abbandonate da sempre dall’amministrazione municipale, anche sotto la guida del centrosinistra. Fanelli rammentava anche che la zona in questione è sede di alcune delle principali attività del quartiere, essendovi ubicate la Chiesa, la Piscina Comunale, la Pineta San Francesco e varie attività commerciali, che però languono in attesa degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. “Le stesse strade devono essere necessariamente riasfaltate, in quanto pericolose per la pubblica incolumità, tante sono infatti le piccole e grandi voragini presenti che, in caso di pioggia rendono ancor più problematico il normale flusso stradale e tanti sono purtroppo gli incidenti che quotidianamente si verificano”, si leggeva ancora nell’istanza rimasta lettera morta vergata dall’ex vicepresidente del quartiere Libertà. Del resto parliamo di strade molto frequentate, ovviamente, durante tutto il giorno e che ben si prestano, vista la loro larghezza, a scorrerie da parte di automobilisti e motociclisti indisciplinati, irriguardosi del pericolo incombente. Proprio per questo Fanelli, oltre agli interventi tecnici di manutenzione per rimettere a nuovo strade bucherellate, sollecita un ‘costante monitoraggio e una maggiore presenza dei vigili urbani e delle forze dell’ordine sul territorio in questione, allo scopo di reprimere sul nascere qualsivoglia reato”. Il problema, a questo punto, è che l’allarme fatto squillare inutilmente dall’ex consigliere del quartiere Libertà sia dopo oltre cinque anni rimasto solo sulla carta, come tante altre volte è capitato. Ragion per cui, considerata l’importanza degli interventi richiesti e la loro non improcastinabilità, non resta che attendere e sperare che qualcuno negli uffici tecnici comunali metta mano a vecchi progetti di interventi straordinari promessi, ripromessi, finanziati e ancora non realizzati. Anche se, si sa, chi di speranza vive….

Francesco De Martino.


Pubblicato il 27 Febbraio 2013

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