Cronaca

Vince il cemento: nel dimenticatoio la legge per la piantumazione ad ogni neonato

Ormai lo sanno tutti, amministratori, ambientalisti e semplici cittadini, che con la legge 29 Gennaio 1992 n. 113 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 18 Febbraio 1992 n. 40 è stato deliberato l’obbligo da parte dei vari comuni italiani di porre a dimora un albero per ogni nuovo nato, a seguito della successiva registrazione anagrafica. Ma cosa succede a Bari, Città dove alberga un’amministrazione comunale guidata per la seconda volta da un ex magistrato che si dice aperta, trasparente e ipersensibile, soprattutto quando bisogna tutelare beni basilari come salute e, appunto, ambiente? L’ex assessore ed oggi coordinatore cittadino del Partito Repubblicano Italiano Peppino Calabrese, è lapidario: “E’ necessario constatare, purtroppo  che questa legge, per quanto riguarda il Comune di Bari non ha sortito gli effetti desiderati e posti in essere dal legislatore nel provvedimento legislativo emanato. Infatti, negli ultimi anni lo stesso Comune ha tralasciato completamente tale importante iniziativa, che raffigura non solo un momento di coinvolgimento sociale ma rappresenta un  importante veicolo di salvaguardia ambientale per i vari comuni fruitori dell’iniziativa”. Calabrese, infatti, sottolinea come la città di Bari risulta essere, a livello nazionale, una città “…tuttora carente di verde pubblico nei vari quartieri”. Per dire tutto questo, l’ex assessore Calabrese e il vicesegretario del Pri Fulvio Fucilli hanno appreso, con nota nero su bianco proveniente da Palazzo di Città (nr. Prot. 119221 del 26 aprile 2007) a firma della direzione della ripartizione edilizia pubblica settore giardini pubblici, che la mancata applicazione della legge 113/92 è dovuta sostanzialmente al mancato finanziamento statale che ha reso impossibile alla Regione Puglia la fornitura, ai Comuni,  delle varie essenze da piantumare. Ecco allora che si chiede al Sindaco, ma anche ad assessori competenti e tecnici comunali, ognuno per la parte di propria competenza, di far conoscere quali azioni siano state poste in essere per ottemperare a quanto previsto dalla suddetta legge. “”In particolare chiediamo di conoscere se ci siano stati ulteriori finanziamenti sia da parte dello Stato che della Regione Puglia. E, in caso negativo, se siano comunque stati previsti o siano in fase di definizione, accordi istituzionali fra le autorità competenti che consentano ai Comuni in generale e alla città di Bari in particolare, di ottemperare a quanto stabilito dalla normativa, ricevendo comunque le essenze da piantumare. Bisogna proprio ricordare al primo cittadino e alla neoassessora all’Ambiente che Bari ha estrema necessità di arricchire il proprio patrimonio di aree verdi? E che la corretta applicazione della legge 113/92 servirebbe egregiamente allo scopo? Fatto sta che al Comune di Bari, evidentemente, gli alberi preferiscono abbatterli e trasferirli altrove, com’è capitato sette anni fa, quando si rese necessario distruggere un antico giardino secolare di fronte all’Ateneo, per far posto al parcheggio interrato di piazza Cesare Battisti. Oppure semplicemente farli sparire dalla circolazione, com’è capitato in via Duca degli Abruzzi, quando s’è inaugurato il nuovo centro accoglienza della Caritas. E non ci vuole poi tanto a scoprire tronchi tranciati, aiuole abbandonate, fioriere semidistrutte e spazi dove non cresce più l’erba. A piazza Redentore l’anno scorso, tra le proteste di sparuti ambientalisti,sono spariti alcuni pini secolari, mentre in altri quartieri, come nel giardinetto di via Maria Cristina di Savoia, il punteruolo rosso ha distrutto altre due palme, delle centinaia che vengono abbattute ogni anno. E se a tutto questo si aggiunge la mancata applicazione della legge entrata in vigore oltre vent’anni a favore della piantumazione d’un albero per ogni neonato barese nato, il quadro dell’indifferenza di politici e amministratori tutti presi da ben altri problemi –su scala nazionale…- fa ogni giorno più orrore.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Novembre 2012

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