Cultura e Spettacoli

“Virus? Peggio della guerra mondiale”

“Virus? Peggio della guerra mondiale”: da Cellino San Marco, il Maestro Albano Carrisi ci parla del suo rapporto col virus.

Albano, come vive questo momento?

“Come dovrebbero farlo tutti i cittadini di buon senso: rispettando le prescrizioni e le indicazioni dei medici con senso di responsabilità, saggezza, ma non panico che è cattivo consigliere. Certamente è bene avere prudenza perché davanti abbiamo un nemico subdolo”.

In che senso?

“Un ingannatore. Mentre altre malattie hanno manifestazione, qui non sappiamo chi ci troviamo davanti. In poche parole mette diffidenza tra la gente e rompe le relazioni, in quanto non ci è dato sapere se il nostro interlocutore è contagioso o no. Capisce la difficoltà del momento sotto l’ aspetto sociale e psicologico?”.

Come definisce questo tempo?

“Persino più difficile e peggiore della guerra mondiale, perché in guerra si sa qual è il nemico, lo guardi e ti puoi difendere, qui no”.

L’hanno attaccata sui social per aver detto che con la serrata degli spettacoli lei rischia di andare in rovina…

“Hanno capito male o mi sono spiegato male io. Qui tutti andiamo in bancarotta e il mondo dello spettacolo non è da meno, i concerti ad esempio sono fermi”.

Lei produce vino, i ristoranti non comprano perché chiusi…

“Ho cinquanta dipendenti e siamo in difficoltà, non ho problemi a dirlo”.

Che canzone canterebbe oggi?

“Nessuna, non è il tempo della canzoni, ma delle preghiere”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 27 Marzo 2021

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