Cultura e Spettacoli

Vita d’attore, vita precaria

Esiste vita più precaria di quella dell’attore? E’ quanto afferma Francesco De Gregori fra le righe del testo di una sua canzone. Una vita fatta in prevalenza di bocconi amari e giustificata solo da una passione – per lo più incompresa, quando non derisa – vicina alla tirannia psicologica. A sostenere tanta passione è una speranza inesauribile : quella della scrittura o dell’incontro artistico che ti cambia la vita, che ti regala il salto di qualità, che spezza o almeno rende tollerabile l’incertezza del quotidiano. Tale senso di provvisorietà innerva una commedia brillante che periodicamente e con successo torna in cartellone al Duse e che dalla canzone di cui sopra prende titolo. ‘La valigia dell’attore’ narra di quattro distinti e stentati vissuti che l’irresistibile magia dell’arte scenica avvicina sino all’intreccio indissolubile. Gag, equivoci, tormentoni e un conturbante colpo di scena costellano vicissitudini che riguardano figure solitarie e soprattutto inermi. Quest’ultimo aspetto delle cose, ovvero la vulnerabilità dei protagonisti (vulnerabilità palese o strisciante, talora buffa, altre volte patetica, specie se vestita d’epidermica spavalderia) giustifica il lieto fine. Col trionfo dell’amore e del buon senso cala il sipario sul sogno. La realtà dei teatranti resta quella di sempre. Unico conforto, quello che giunge dalla platea, quando soddisfatta. Buona da questo punto di vista la risposta del pubblico che sabato scorso gremiva la piccola struttura di via Cotugno. In scena non ci si risparmia. La ‘rotonda’ freschezza di Daniele Bottalico, il felice aplomb di Mauro Milano, l’inaspettato trasformismo di Antonella Radicci e la solita debordante esuberanza della ‘battagliera’ Isa (quel lazzarone di Gianni Sardella) assicurano allo spettacolo la godibilità che era lecito attendersi (la regia è di Enzo Strippoli). Lo spettacolo si replica ancora al Duse sabato 18 giugno. – La programmazione del teatro diretto da Mia Fanelli continua con un lavoro scritto e diretto da Giovanni Gentile : ‘… e se facessimo Molière?’, una produzione Teatro Prisma interpretata da Francesca Marinelli, Isabella Ragno e Maurizio Sarubbi. Lo spettacolo sarà in programmazione da questa sera fino al 1° luglio (compreso 25 e 26 giugno). – Fuori programma, domenica 19 giugno andrà in scena ‘Annabella e il suo quadraccio’, una commedia di Antonio Bellini, per la regia dello stesso. La commedia, che ha per oggetto spassose baruffe famigliari tra marito e moglie innescate dall’invadenza della madre di lui, ha come interpreti Annabella Giordano, Tony Quadrello, Lilia Pierno, Paolo Luiso, Gianluca Aceto e Lorenzo Cellamare.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 15 Giugno 2016

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