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Vivarini: “Progetto a lungo termine, ma l’obiettivo è sempre lo stesso, vincere”

Imminente la sfida con la Reggina ma in casa Bari è vissuta quasi alla stessa stregua delle altre, perché i biancorossi sono sul pezzo, lo hanno dimostrato accorciando in modo importante il distacco e perché devono continuare a pensare a loro stessi fino alla fine del campionato, ad una quindicina dalla fine del regolare campionato. In conferenza stampa ieri il tecnico Vincenzo Vivarini non ha fatto proclami, ma ha usato una parola molto chiara: “Sono partite che piacciono tanto, c’è poco da lavorare le motivazioni sono naturalmente a mille. Le attenzioni da parte dei calciatori sono scontate. Ci sono stati già due allenamenti ed ho visto la squadra molto attenta. Due risultati su tre? Assolutamente, ripeto quello che dico sempre, noi abbiamo intrapreso un percorso per apprezzare la squadra nel miglior modo possibile e c’è un progetto serio ed a lungo termine. A Bari, c’è un solo obiettivo e si chiama vincere! Non solo a Reggio, ma sempre andremo in campi per fare la nostra partita, con la nostra forza e serenità. Dobbiamo essere concentrati e sempre sul pezzo”. Una sfida sulla carta da tripla tra due squadre accreditate a vincere il campionato, quella della prima, la Reggina che ha disputato un girone di andata strepitoso ed ha anche il miglior attacco, ed il Bari, la seconda (seppur a pari merito con la Ternana, ndr), che vanta la miglior difesa assieme a quella calabrese ed il miglior tandem esplosivo e per reti realizzate, ovvero Simeri-Antenucci, 23 gol. Vivarini ha detto la sua, come sempre in modo schietto e mai banale: “Sono curioso di vedere la maturazione della squadra. E’ importante vedere se riusciamo a fare le nostre cose, e ad imporre il nostro gioco. Bisogna partire con il piede giusto in queste partite importanti, ne abbiamo diverse nel girone di ritorno. Le scelte a centrocampo? Bianco era diffidato ed abbiamo optato per altre soluzioni con la Sicula Leonzio. Il Bari per essere all’altezza dei programmi deve contare su tutti i calciatori, 24-25 quelli che sono a disposizione. Mercoledì chi è entrato lo ha fatto con lo spirito giusto. Bianco è tanti anni che fa il play, può giocare anche a due, diligente. Schiavone è un play che si è adattato bene a giocare da mezz’ala. Lo stesso Maita può interpretare entrambi i ruoli. Bisogna tenere conto di tutte le caratteristiche e sapersi inserire”. Sul capitano Valerio Di Cesare, sicuramente sarà convocato ma non svela se sarà della garradal primo minuto: “Eravamo molto preoccupati domenica per l’infortunio capitato. Adesso siamo ottimisti perché solo una contusione. Oggi, ieri ndr, si è allenato con il resto del gruppo è da valutare ma spero di averlo a disposizione”. Sulla Reggina e le sue caratteristiche specifiche, il tecnico biancorosso ha dichiarato: “E’ una squadra forte fisicamente e tecnicamente. Hanno un gioco ben definito come noi. Sarà una bellissima partita fra due squadre di livello, una partita forse di categoria superiore. Hanno individualità come Reginaldo, Denis, Corazza che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Ci sarà una bella battaglia”. Sul tandem Simeri-Antenucci ha dichiarato: “Speriamo di esaltarci ancora di più. Ho sempre curato in modo particolare le coppie d’attacco. Ma non solo loro due, sono contento anche di D’Ursi. Bisogna servire bene le punte, prima i passaggi erano troppo lunghi ora abbiamo accorciato. Gli attaccanti, si muovono in sincronia. Antenucci attira le attenzioni e riesce a valorizzare tutta la squadra. Se non ci fossero le qualità individuali non si potrebbe ottenere quello che stiamo ottenendo”.  Infine, un’ultima battuta l’ha spesa, rispondendo al centrocampo a cinque o a quattro della Reggina, ha risposto: “Non dobbiamo dargli l’ampiezza. E’ uno dei team tattici. Vedremo quel che faranno loro ma abbiamo le giuste contromosse. A centrocampo loro si stringono molto con i quinti, ed anche il trequartista si abbassa. Mi sarebbe piaciuto giocare questa gara a fine girone di andata che eravamo molto in palla e brillanti, ma siamo sereni e concentrati”.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 25 Gennaio 2020

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