“Vogliamo avere una maggiore considerazione da parte del presidente Schittulli”
L’associazione INsegno di Bari, formata da assistenti alla comunicazione, offre servizi indispensabili rivolti a tutti quei bambini e ragazzi che vivono una condizione di enorme disagio, a causa della propria sordità. L’obiettivo dell’associazione è quindi quello di affiancare gli alunni sordi nelle scuole di ogni ordine e grado, creando un vero e proprio ponte comunicativo fra l’alunno, la famiglia, la scuola e le Istituzioni. Eppure, in soli due anni, le ore lavorative degli assistenti sono passate da 18 a 12 ore settimanali. Tagli operati dalla Provincia di Bari, con la quale l’associazione ha cercato un confronto per trovare una soluzione condivisa, per cercare attraverso il dialogo, di creare una rete in grado di sostenere tutti coloro che hanno bisogno di una guida. Ma fino ad oggi, nonostante gli sforzi e le richieste di incontro, da parte della Provincia non vi è stato alcun riscontro. Laura de Ranieri, presidente dell’associazione INsegno ha più volte tentato di ottenere un colloquio con il presidente Schittulli, senza ottenere alcuna risposta.
Laura, come e quando è nata l’associazione?
L’Associazione INsegno è nata circa due anni fa da un gruppo di assistenti alla comunicazione che lavorano come liberi professionisti per la Provincia di Bari, con l’idea principale di dare risalto a questa importante figura professionale riconosciuta dalla Legge 104/92, ma che ancora non ha un ordine di categoria proprio. L’Associazione INsegno si prefigge di giungere alla costituzione di un albo di categoria a livello nazionale, facendo nascere cellule nelle altre regioni e stilando delle linee guida per il riconoscimento della figura dell’Assistente alla Comunicazione.
Di cosa vi occupate e quali sono i servizi che offrite?
Principalmente affianchiamo gli alunni sordi nelle scuole di ogni ordine e grado, oltre che in ambito domiciliare. Il nostro ruolo consiste nell’essere un “ponte comunicativo” fra l’alunno sordo, la scuola, la famiglia e le istituzioni. In classe trasponiamo i contenuti didattici all’alunno sordo attraverso la LIS (Lingua dei Segni Italiana) o tramite strategie metodologiche visive, che siano di supporto al suo apprendimento. Inoltre la nostra associazione sta organizzando meeting In/Formativi, partecipa a manifestazioni e collabora a progetti inerenti all’ambito della sordità e fa rete con altre associazioni che si occupano sia di sordità che di disabilità in generale. Ultimamente INsegno è entrata a far parte dei Piani Sociali di Zona del Comune di Bari.
Quindi si tratta di servizi molto importanti, soprattutto per quei bambini che già vivono una condizione di disagio fisico. Eppure in questi ultimi due anni avete avuto un notevole taglio sulle ore lavorative, passando dalle 18 ore settimanali alle 15 e adesso addirittura a sole 12 ore. Secondo te qual è il motivo?
Ciò che ci è stato detto è che mancano i fondi per i disabili sensoriali e che la Provincia è vicina alla chiusura, ma poi abbiamo visto che il presidente Schittulli ha nominato due nuovi assessori provinciali. Allora noi ci chiediamo: ma i fondi per il servizio di noi assistenti alla comunicazione ci sono o non ci sono?
Avete avuto un confronto con il Presidente Schittulli o con qualcuno del settore? Cosa vi hanno risposto?
Abbiamo tentato diverse volte di avere un colloquio con il presidente della Provincia Schittulli, ma invano. Vorremmo partecipare ai tavoli di concertazione della Provincia, perché riteniamo che sia molto importante il “lavoro di rete” anche con le Istituzioni per collaborare al meglio, facendo sempre il bene dei nostri alunni. Da qualche tempo è nato un dialogo tra l’assessore alle Politiche Sociali e la Dirigente del nostro servizio, dialogo che desideriamo portare avanti sempre nell’ottica del lavoro in team, perché le barriere da abbattere, con le quali noi ci scontriamo tutti i giorni nel nostro lavoro, sono tante e solo con una forte e costante collaborazione abbiamo visto che si possono demolire, iniziando così a costruire un percorso positivo per noi, per i nostri utenti, per le loro famiglie e per la scuola. Inoltre siamo alla ricerca di una sede operativa per essere maggiormente visibili sul territorio e creare un punto di riferimento e di aggregazione per i colleghi, oltre a realizzare i nostri progetti. L’assessore ai Servizi alla persona e al Volontariato, Giuseppe Quarto, ci ha anche promesso una sede all’Apicella di Molfetta, ma fino ad ora non c’è stato nulla di concreto.
Che messaggio vorreste lanciare al Presidente della Provincia Francesco Schittulli?
Vogliamo avere una maggiore considerazione da parte del presidente Schittulli ed essere tenuti in considerazione come polo per quanto riguarda la sordità sul territorio, perché spesso le famiglie non sanno orientarsi quando scoprono che il proprio figlio è sordo e i nostri alunni, una volta diplomati, sono disorientati su cosa fare dopo, se continuare gli studi o entrare nel mondo del lavoro. Per questo l’Associazione INsegno chiede al presidente della Provincia Schittulli una presenza più incisiva e una maggiore collaborazione. Durante questi anni di servizio, abbiamo notato come i nostri alunni sordi abbiano bisogno di comunicare, per cui è necessario avviare un punto d’ascolto e di incontro fra noi, gli alunni e le loro famiglie.
Nicole Cascione
Pubblicato il 19 Febbraio 2014