Cultura e Spettacoli

Volteggia il vessillo mariano

Come si costruisce l’arte ? Giuseppe Convertini prova a spiegarlo in un docu-film che lunedì 18 aprile, alle 20:30, sarà presentato al Teatro Italia di Carovigno. Nella finzione, un regista (lo stesso Convertini) viene raggiunto a Roma dalla notizia d’aver ottenuto i finanziamenti per realizzare in estate uno spettacolo sulla più sentita tradizione religiosa della sua città, Carovigno. Ma a parte il titolo dello spettacolo – ‘Una storia millenaria’ – il teatrante-cineasta non dispone ancora un soggetto, figurarsi un testo. Gli serve tempo, protesta, prima di tutto per pensare. Perché se l’impellenza è fare purchessia, chi abbia pratica di certe cose non ha che da premere un pulsante e andare in automatico. Solo che così non può assicurare né qualità, né originalità… Per raccontare il tormento dell’artista in questa prima e determinante fase dell’atto creativo, Giuseppe Convertini, indirizza il film verso l’oggetto dello stesso spettacolo che gli è stato commissionato. Sicché, buona parte della pellicola, girata in un seducente bianco/nero, è incentrata sulla sindrome da pagina bianca, quella totale mancanza di ispirazione che ha sulla coscienza notti insonni, sigarette fumate a pacchetti e malumore, frustrazione a vagonate. Per fortuna il cosiddetto ‘blocco dello scrittore’ non dura in eterno. Prima o poi, forse impietosita o sazia d’aver messo mortali alla prova, la Musa di turno si presenta e allora il sacro fuoco s’accende, il meccanismo si mette in moto e l’idea seppure ancora grezza, quasi magma ribollente trova finalmente sbocco. Dopo, non resta che modellare la materia viva. Quel ‘dopo’ corrisponde alla seconda parte di ‘Una storia Millenaria’, che Convertini gioca sull’idea di una straniera che, presa per mano da una guida turistica, viene condotta attraverso realtà storica e ragionevole fantasia alla scoperta delle vicissitudini appassionanti che sono alla base del culto della Madonna di Belvedere, culto da cui consegue l’antichissimo rito della battitura della ‘nzegna, vessillo mariano che al Lunedì dell’Angelo viene fatto sventolare in piazza a Carovigno da sbandieratori appartenenti a famiglie che da secoli si trasmettono tale onore per diritto di sangue (ma soltanto in linea maschile…). Adottando lo schema ‘misto’ che gli è caro, Convertini si muove in bilico fra teatro e cinema (questa volta a colori) : Su uno schermo il cui contorno è ribadito da una fila di lampadine accese come avviene in quegli specchi che sono immancabili nei camerini degli attori, scorrono i protagonisti della storia. Quasi in passerella, inquadrati a mezzo busto su sfondo buio secondo modalità che occhieggiano al piccolo schermo, signori e popolani narrano una storia fresca ed edificante. Nelle sequenze invece in cui si descrive la scoperta dell’affresco basiliano – avvenuta nelle profondità della spelonca involontariamente indicata dalla ‘vaccaredda’ che vi è scivolata -, l’azione si fa più dinamica, il campo si allarga e nel buio le luci delle fiaccole illuminano figure regalando scorci caravaggeschi. Chiudono i sessanta minuti di quest’opera schegge di back stage e foto storiche della battitura della ‘nzegna. Nell’insieme, ‘Una storia millenaria’, questa produzione del Gruppo Sbandieratori Battitori ‘Nzegna, è lavoro compatto e coerente, che stuzzica e promette. Con lo stesso Autore, hanno prestato il loro volto Andrea Vasone, Giovanni Brandi, Aldo Bellanova, Caterina Carlucci, Luana Carlucci, Lello Galasso, Andrea Lanzilotti, Maira Legrottaglie, Vito Loprencipe, Vito P. Loprencipe, Viviana Martucci, Franco Miccoli, Giuseppe Nacci, Maria A. Pagliara, Giuseppe Scaligeri, Giuseppe Tinella, Angelo Zurlo, Cesare Zurlo. Operatori di ripresa : Umberto Antelmi e Giorgia Lanzilotti.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 14 Aprile 2022

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