Sport

Week end motoristico al ranch di Bitritto

“ Quattro ruote spostano il corpo, due invece muovono l’anima”  è il motto universalmente noto per chi ama il mondo delle due ruote. E di spiriti liberi in cerca di avventura  se ne sono visti in tanti  lo scorso week end  al Ranch, suggestiva location nelle campagne di Bitritto, in occasione dell’ottava edizione  del Road House Blues . Una kermesse motoristica alla quale hanno partecipato non solo centauri nostrani , ma anche motociclisti giunti da tutte le regioni italiane, per un appuntamento che può definirsi il più grande raduno di appassionati  di moto del meridione.Per vivere lo spirito e la suggestione dell’atmosfera anni ’70 in perfetto stile Easy Rider abbiamo deciso  di unirci ad un  gruppo di biker baresi  che si accingevano a partecipare alla manifestazione.L’appuntamento per sabato sera era fissato per le 21,30 nei pressi  del  “ Parkway”,un  bar  punto di ritrovo dei motociclisti locali ubicato in viale Pasteur  a ridosso del quartiere Poggiofranco. Una dozzina di motociclette, esclusivamente custom, attendono il via a marmitte sgasate dal leader del gruppo , Danilo il  titolare della struttura commerciale . Al suo cenno uno sciame rombante  sgomma in direzione Santa Fara; primo stop  un distributore di benzina del posto. Sul sellino posteriore  ci sono anche giovanissime ragazze ,tutte  con il classico abbigliamento d’ordinanza ; non mancano i tatuaggi, alcuni molto originali  spiccano sulle loro spalle da teen agers.A rifornimento finito il gruppo di motociclette si dirige verso Bitritto , passando dallo stadio San Nicola. I ragazzi non passano inosservati destando l’interesse degli automobilisti ,che forse per un  attimo invidiano quel senso di libertà assoluta che solo la motocicletta può dare.Sono  tutti amici ,sembrano animati da  uno spirito di solidarietà  che ricorda  per certi versi lo stesso senso di appartenenza  dei movimenti  studenteschi degli anni ’70. All’interno del gruppo vige  una sorta di disciplina con delle gerarchie e regole  che  vanno rispettate.Il motto dei riders americani dice testualmente “non correre più veloce di quanto il tuo angelo custode possa fare” ed i  ragazzi  di Danilo sembrano abbiano interiorizzato questa perla di saggezza  guidando sempre a velocità moderata.In una notte di mezza estate  la luna piena fa da bussola per le campagne baresi alla miriade di motociclisti che percorrono una stretta via asfaltata che conduce  al Ranch. Il colpo d’occhio all’interno della struttura è per certi versi  emozionante con tantissime motociclette di tutte le varie tipologie ( la più “presenzialista” è la mitica Harley Davidson) parcheggiate una a fianco all’altra  per un’atmosfera che riecheggiava i grandi raduni americani  ai quali la kermesse pugliese non aveva nulla da invidiare.Un palco montato per l’occasione diffonde musica a tutti decibel, i bar sono presi d’assalto da centinaia di persone ; boccali di birra fresca e bevande varie  rappresentano il giusto refrigerio per attenuare l’arsura in una calda notte agostana. Numerosi,inoltre, gli stand dove si può comprare accessori  e abbigliamento in tema. Alcune bellezze mozzafiato avvolte  in  giubbotti griffati fanno ,infine, da cornice  alla manifestazione.“E’ il sesto anno consecutivo che organizziamo qui al Ranch questo raduno”  ci dice Elio,che insieme a Marino ed Adriano ha organizzato l’evento.  I tre amici, tutti sulla trentina,  residenti a  Monopoli ci tengono a puntualizzare  che  sia l’ingresso,che il campeggio allestito per chi volesse pernottare sono gratuiti. Chi vuole può lasciare  un piccolo contributo per le spese dell’organizzazione.  La loro passione per l’universo motociclistico traspare  in modo palpabile dalle loro parole : “ la moto è libertà assoluta, è uno stile di vita”  dicono  tutti e tre quasi all’unisono dandoci appuntamento per il prossimo anno.Un appuntamento proprio da non perdere.

 

 

Piero Ferrarese

 


Pubblicato il 7 Agosto 2012

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