Cronaca

Xylella, aumentano le piante infette, ma il tasso d’infezione è in calo

 

 

In Puglia il numero di piante infette, colpite dal batterio della Xylella fastidiosa, continua ad aumentare. Infatti,gli ulivi colpiti dalla micidiale infezione della Xylella che provoca l’essiccamento rapido delle piante, nella cosiddetta fascia di contenimento, sono 3100 unità, in base all’ultimo aggiornamento. Quindi, il dato appreso  da esperti della Regione Puglia racconta di un’ulteriore crescita di casi positivi alla infezione, con un aumento rispetto ai 2924 focolai di cui si e’ avuta notizia il 23 marzo scorso con uno studio reso noto dall’Osservatorio fitosanitario Xylella. Il dato odierno evidenzia una crescita rispetto ai 2251 casi registrati il 7 marzo scorso ed un numero quadruplicato di ulivi colpiti rispetto agli inizi dell’anno. A denunciare quanto la batteriosi sia sfuggita di mano è Coldiretti-Puglia, che in una nota ha evidenziato l’aumento del 37,7 di ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa nel solo ultimo mese di controlli. Da, questo, che per il presidente pugliese di Coldiretti, Gianni Cantele, è la prova che “il fronte della malattia è molto ampio e la Xylella è tutt’altro che sotto controllo”. Per la cronaca ricordiamo che il monitoraggio della Xylella in Puglia ha portato ad analizzare tra i 160 ed i 180 mila campioni nell’ultimo anno di controlli, portando all’abbattimento di circa 800 piante infette nella zona di contenimento (area che taglia in due la regione all’altezza del brindisino, dall’Adriatico allo Ionio, dove si eradicano i soli alberi infetti). In due anni a fronte di 325 mila campioni analizzati è risultato infetto l’1% di queste. “Una percentuale bassa rispetto ai milioni di esemplari di ulivi” hanno sottolineato gli esperti della Regione Puglia, aggiungendo che la zona dove prevale il numero più alto ed a più forte concentrazione di piante infette (oltre 300) è quella tra i Comuni di Oria e Francavilla fontana, nel brindisino. Invece, a nord della zona cuscinetto – secondo gli stessi esperti regionali – risulta tutto indenne ed i controlli hanno orami superato la provincia di Bari, annunciando inoltre che la prossima campagna annuale di monitoraggio, che ha un costo tra i 3 ed 3,5 milioni di Euro, partirà a breve ed interesserà nuovamente i 1800 km quadrati già due volte monitorati ettaro per ettaro.
Sulle ultime rilevazioni effettuate per la Xylella sono intervenuti anche l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, ed il direttore del Dipartimento regionale Agricoltura, Gianluca Nardone, che in una nota hanno precisato: “Il tasso di piante infette sul totale delle ispezionate si è ridotto dal 2,3% all’1,8%”. “A febbraio 2018 – è stato inoltre evidenziato nella nota – è ripreso il monitoraggio da parte dell’Arif, per completare la zona di contenimento e la zona indenne non concluse a dicembre scorso”. L’ultimo aggiornamento disponibile, che è stato inviato dalla Regione al servizio nazionale e per suo tramite alla Commissione europea, dà evidenza del monitoraggio al 23 marzo 2018. Di Gioia e Nardone, nella loro nota, hanno fornito anche un riepilogo dei monitoraggi effettuati complessivamente tra la fine dello scorso anno ed i primi mesi di quello in corso, riferendo che l’attività di controllo ha riguardato 1.626 chilometri quadrati di territorio nelle fasce di contenimento e cuscinetto con il prelievo e l’analisi di campioni da 169.124 piante di cui 3.058  trovate infette. “La situazione si è quindi modificata, – si afferma nel comunicato – ma non di molto rispetto ai dati provvisori disponibili al 31 dicembre del 2017 i quali davano conto di 125.345 campioni analizzati e 2.980 piante infette”. Al centro di una conferenza stampa svoltasi a Bari, presso l’Assessorato regionale delle risorse agroalimentari, alla presenza di Di Gioia, del comandante dei Carabinieri forestali Puglia, Giuseppe Silletti, e del direttore di Dipartimento, Nardone, è stata l’attività di comunicazione agli operatori agricoli e la prossima campagna di monitoraggio ed incrementi di controlli dell’Arma, per contrastare la diffusione del batterio responsabile dell’essiccamento degli ulivi. E’ stato reso noto che  i Carabinieri forestali della Puglia hanno avviato una campagna di comunicazione rivolta ad agricoltori e cittadini sulle misure fitosanitarie di contrasto alla Xylella, volte essenzialmente a far attuare buone pratiche agronomiche in grado di attenuare la diffusione del batterio. In particolare le lavorazioni del terreno, obbligatorie dal primo marzo al 30 aprile. Infatti, ha spiegato Silletti: “Da maggio a giungo ci saranno i controlli per appurare chi
ha adempiuto agli obblighi e sanzionare i trasgressori con una sanzione amministrativa di mille Euro. Lo scorso anno furono circa 840 i verbali e quest’anno, anche grazie alle campagne di comunicazione, speriamo siano di meno”. “I Reparti coinvolti saranno prioritariamente quelli della
provincia di Taranto, Brindisi, Lecce e del sud barese, supportati da pattuglie – ha aggiunto il comandante pugliese dei Carabinieri forestali – provenienti da altre province e dell’organizzazione territoriale dell’Arma. I militari impegnati nell’attività inviteranno in questi giorni gli agricoltori ed i cittadini ad attuare le misure previste”. “Il nostro approccio – ha poi chiarito l’assessore Di Gioia – non e’ repressivo, ma condiviso e partecipato. Un impegno comune che ci porta a tener conto anche del pubblico e delle risorse ad oggi non adeguate a disposizione delle amministrazioni locali”. “La Regione – ha proseguito Di Gioia – sta facendo quanto è nelle proprie possibilità, investendo dalla ricerca al sostegno delle aziende agricole”. Inoltre, ha aggiunto l’assessore alle Risorse agroalimentari della Puglia, “La Regione sta mettendo in campo tutte le azioni, risorse e strategie possibili per supportare e ristorare gli olivicoltori. Con il Ministero, per esempio, abbiamo previsto rimborsi per la calamità da Xylella, attingendo al fondo di solidarietà nazionale. Attraverso il Psr-Puglia abbiamo previsto circa 50 milioni di euro, mettendo a disposizione misure che abbiamo studiato ad hoc per consentire alle aziende olivicole ricadenti nei territori colpiti di ricominciare a fare investimenti. Gli sforzi, come ho spesso ribadito, devono essere regionali, nazionali e comunitari, sapendo che trattasi di una problema che non riguarda solo la Puglia, ma di sicuro il futuro della nostra agricoltura, ovvero di tutti”. Nella conferenza stampa è stato infine sottolineato che le misure fitosanitarie di contrasto impongono l’obbligo in tutti i terreni (agricoli ed extra-agricoli) e nelle aree urbane (pubbliche e private) di eseguire aratura o trinciatura. Anche per i titolari ed i gestori di aree di servizio lungo le strade, per i proprietari/conduttori di scarpate stradali e ferroviarie, sponde di canali, pertinenze di stazioni di servizio stradali, aree a verde pubblico sussiste l’obbligo di eseguire le azioni di controllo. La preoccupazione del mondo agricolo locale, per la Xylella, comunque resta, perché – come dichiarato anche dal direttore pugliese di Coldiretti, Angelo Corsetti, “la zona di contenimento si è allargata, spostandosi a nord e ciò impone che innanzitutto gli interessi privati non prevalgano in modo insensato sul bene comune, come è successo sinora, bloccando gli espianti”. Infatti, un quadro più preciso sull’efficacia delle misure adottate lo si potrà avere nei prossimi mesi, ossia alla verifica dei risultati delle attività annunciate e messe ultimamente in campo per contrastare l’espandersi della malattia.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 5 Aprile 2018

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