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Zamfir difende il tecnico: “Camplone non è in discussione”

Sabato è arrivato l’ennesimo Ko per i biancorossi, questa volta però con una prova senza appello ed un solo tiro effettuato nello specchio da parte dei biancorossi, per giunta nella ripresa. Gli infortunati? Alibi, la squadra dopo la vittoria in scioltezza sulla Ternana aveva il dovere per lo meno di provarci ed invece è stata affondata dall’ex Caputo ed una Virtus Entella che sembrava fosse il Real Madrid.  La compagine barese si ritrova attualmente al nono posto e fuori dalla zona playoff, con uno scontro diretto perso ed il morale tutto da ritrovare. Difficile ora da parte della società e dei giocatori aspettarsi in settimana un atteggiamento di incoraggiamento da parte della tifoseria dopo l’ennesima partita persa senza lottare ed aver dato l’anima in campo. In trasferta dall’inizio del campionato i biancorossi hanno dimostrato quasi sempre fragilità caratteriale, una scarsa attitudine al coraggio e poca verve agonistica, andando sempre in balia dell’avversaria ad eccezione delle uniche vittorie esterne rocambolesche o di qualche pareggio condizionato da fattori fortuiti. Sabato pomeriggio al termine della partita c’erano peraltro state anche delle dichiarazioni che avevano lasciato spazio a qualche dubbio da parte del tecnico umbro circa il suo futuro, pertanto domenica sera la società ha provveduto a fugare ogni dubbio dato che il silenzio stampa continua ad esserci, l’unico a prendere parola è stato il diesse Zamfir che ha rassicurato l’ambiente e difeso a spada tratta il tecnico: “La società ha pienamente fiducia nell’operato del nostro allenatore. Camplone non è assolutamente in discussione, sta facendo il suo lavoro portando avanti un modo di fare calcio che noi apprezziamo e che ci ha spinto a sceglierlo. Le sue parole al termine della gara devono essere considerate come un modo per spronare l’ambiente, e soprattutto i giocatori, a dare tutti di più”. Sempre attraverso il canale ufficiale della società il direttore sportivo ha poi proseguito la sua disamina soffermandosi sui recenti risultati negativi: “La squadra non è stata costante alternando buone partite ad altre meno buone. Senza cercare alibi, però, è giusto anche evidenziare che si sono verificate delle situazioni non imputabili all’allenatore che hanno portato ad avere fuori molti giocatori importanti a partire da Gentsoglou a Contini e Gemiti, da Maniero a Di Cesare e sabato finanche Puscas che si era appena sbloccato martedì con la Ternana, oltre ad avere De Luca da un mese che gioca nonostante una fastidiosa pubalgia che lo limita notevolmente”. Invertire il trend negativo è senz’altro ancora possibile perché il Pescara stesso è stato raggiunto dal Novara, e le dirette concorrenti sono tutte lì, gomito a gomito, ma bisogna cercare di raccogliere sempre punti e diventare più maturi in fretta, partendo dall’ammissione delle proprie colpe, esattamente come ha fatto Zamfir: “Quando si sbaglia, si sbaglia tutti insieme, così come quando si è bravi lo si è tutti: staff, giocatori, dirigenti. Poi c’è un elemento, non fondamentale, ma altrettanto importante, che si chiama fortuna e quella, purtroppo, non si può allenare. Nella sessione di mercato invernale siamo intervenuti in modo efficace, soltanto che non potevamo calcolare che dovevano susseguirsi infortuni di una serie di giocatori importanti. Cambiare dieci giocatori titolari dopo un girone di andata strepitosi sarebbe stato fuori luogo”. Il dirigente ha concluso con uno sguardo proiettato al finale di stagione dei biancorossi: “Io continuo ad essere fiducioso. Siamo solo ad un punto dalla zona playoff ed a cinque dal terzo posto, e con l’aiuto della nostra tifoseria, che è la componente più importante, e non cadendo nell’errore di essere tutti contro tutti, raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

 

M.I.


Pubblicato il 8 Marzo 2016

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