Cultura e Spettacoli

Zone umide, non tutte al sicuro

Esistono in Puglia sia lo Stagno che la Palude di Cassano, ma le due cose non trovano entrambe posto nel Parco dell’Alta Murgia. In località Vuotani, a 460 metri di altitudine, vicino alla tenuta La Vallonea nel territorio di Cassano delle Murge, si apre uno specchio d’acqua temporaneo intorno al quale si estende un microhabitat di grande interesse per la presenza di Eryngium Barrelieri Boiss, una specie vegetale a rischio estinzione. La Palude di Cassano, invece, trova posto vicino San Foca, marina di Melendugno ; il sito si distingue per la presenza di molluschi rarissimi, quali il Carychium Hellenicum. Diverso lo stato di salute delle due zone umide. Se a Vuotani non si lamentano interventi dell’uomo a danno della natura, lo stesso non può dirsi per la Palude di Cassano, oggi adibita a bacino per lo sversamento dei reflui urbani e industriali trattati dal Depuratore Consortile Puglia 2 di San Foca (reflui che giungono attraverso un canale largo una dozzina di metri e lungo alcune centinaia il cui scavo ha sollevato le indignate proteste dei proprietari dei terreni interessati). Ma esiste un pericolo anche maggiore per questa Palude : il TAP (Trans Adriatic Pipeline), il progetto per la realizzazione di un gasdotto destinato a portare in Europa il gas naturale prodotto nei pressi del mar Caspio. Il TAP, il cui inizio lavori è fissato per l’anno prossimo, dovrebbe avere come punto d’approdo proprio il sito di San Foca. Cosa succederà quando la Palude di Cassano sarà attraversata dalla condotta sotterranea? Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha valutato come sostenibile l’impatto ambientale di tutta l’opera assicurando che la tecnologia del micro tunnel permetterà di ridurre al minimo le interferenze con la fascia litoranea. Ovvero : nessun danno per turismo, paesaggio e ambiente. La Palude di Cassano non corre rischi, allora? Gli ambientalisti sono di diverso avviso. Parte del mondo politico è con loro e non si arrende. L’ultima protesta ha avuto luogo a Bari, sabato 12 settembre : Assente Renzi, volato negli USA per vedere la Pennetta, in sua vece c’era il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Quando nel  discorso inaugurale De Vincenti ha toccato il delicatissimo tasto del TAP, definendolo “un’opera storica che sul piano ambientale non cambierà nulla”, un gruppo di sindaci salentini si è alzato e ha abbandonato la sala. La protesta aveva avuto un precedente anche più clamoroso, ancora in Fiera, lo scorso anno. Quella volta ad alzarsi in piedi in blocco a ribadire il loro ‘no’ all’approdo del terminale del gasdotto sulle coste della marina di Melendugno erano stati quaranta sindaci salentini ; nella circostanza indossavano tutti la fascia tricolore e avevano in mano copie delle delibere con cui i rispettivi comuni si opponevano (e ancora si oppongono ) al TAP.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 23 Settembre 2015

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