Cronaca

Zullo “stuzzica” Emiliano su Ryanair e Fondazione Petruzzelli

Il capogruppo della pattuglia fittiana alla Regione, Ignazio Zullo, stuzzica a scoppio ritardato il governatore pugliese Michele Emiliano sull’approvazione di martedì scorso in consiglio del finanziamento da 12 milioni e seicentomila Euro concesso come debito fuori bilancio alla compagnia irlandese Ryanair. Infatti, con una nota diffusa 24 ore dopo il dibattito ed il voto nell’Aula di via Capruzzi, il capogruppo di Cor (Conservatori e Riformisti), prendendo spunto dalla nota frase “cca nisciuno è fesso!” del principe Antonio De Curtis in arte Totò, ricordata forse non a caso dal Presidente della Regione durante il dibattito consiliare sulla Ryanair, ha voluto seppur in ritardo rispondere  per le rime a questa citazione di Emiliano, ricordando il titolo “Non è vero ma ci credo” della una sua famosa commedia di un altro scomparso ed indimenticato attore comico-satirico napoletano, Eduardo De Filippo. E questo perché – spiega Zullo nel comunicato – “siccome anche noi non siamo ‘fessi’ vogliamo credergli quando dice di aver  ‘congelato’ ogni decisione sulla vicenda, nell’attesa di capire quale fosse l’indirizzo del Consiglio regionale, considerando questo come una sorta di bussola che gli indica il cammino da seguire nella sua azione politico-amministrativa”. E Zullo, proseguendo quasi compiaciuto dall’affermazione del governatore, commenta esclamando: “Belle parole!”. Anche se poi rileva: “E noi (ndr – di Cor) gli diamo ancora una volta credito sebbene negli ultimi tempi questa ‘centralità’ del consiglio sta diventando come quelle luci da discoteca: psichedeliche”. Infatti, a riprova che la centralità del consiglio regionale per il governatore Emiliano è ad intermittenza, Zullo richiama  “a titolo semplificativo,  la proroga del  Pptr (Piano paesaggistico territoriale regionale) approvata a stragrande maggioranza dal consiglio regionale, ma poi completamente ignorata da Emiliano”. Ma tale rilievo non scoraggia affatto il presidente del gruppo regionale di Cor che, continuando nella nota, dichiara pure di ritenere che le parole del Presidente della giunta regionale abbiano un “fondamento di verità”, per cui lo invita “a praticare l’ascolto e il confronto del consiglio anche su altre tematiche di grande interesse per i cittadini pugliesi”, quali sono per Zullo, ad esempio, “il Piano di riordino ospedaliero e quello delle emergenze-urgenze, le liste di attesa, il pagamento del ticket e super-ticket, la medicina territoriale e di prevenzione; la chiusura  del ciclo dei rifiuti;

la gestione del Personale (vincitori di concorso, idonei, precari e dipendenti delle Province) e la rivisitazione della riforma dei Consorzi di bonifica”. E, in fine, Zullo esorta il Presidente della Regione a non utilizzare il consiglio solo come un paravento di decisioni “scomode” che non intende prendere personalmente, come nel caso del finanziamento milionario alla Ryanair. “Mentre – ha commentato ancora con ironia l’esponente di Cor – poi su altri provvedimenti prende decisioni nel chiuso di una stanza con pochissimi fedelissimi, il più delle volte per rincorrere o fare un dispetto a Renzi, piuttosto che operare nell’interesse dei pugliesi”. E, rivolgendosi al governatore pugliese in modo ancor più esplicito e diretto, Zullo conclude anch’egli evocando la celebre frase di “decurtiana” memoria: Emiliano, “cca nisciuno è fesso!”. Come dire al Capo dell’esecutivo regionale che i “Conservatori e Riformisti” della Regione conoscono bene il “metodo Emiliano” dei due pesi e due misure a secondo di ciò che conviene. Un metodo, questo, evidentemente non sconosciuto per le pratiche regionali neppure ai tempi dei predecessori dell’attuale governatore pugliese. E tra i predecessori di Emiliano, come è noto, figura anche il leader di Cor, Raffaele Fitto, che per primo nominò alla guida di “Aeroporti di Puglia spa” l’ingegner Domenico Di Paola, poi confermato per ben due volte da Nichi Vendola, e che – come si ricorderà – fu l’Amministratore delegato che aprì la lunga stagione dei contributi milionari della Puglia alla compagnia aerea irlandese. Tradizione, questa, ora confermata dal governatore Emiliano in maniera seppur anomala del “debito” fuori bilancio, ed sotto tale veste votato dal consiglio regionale, quando in realtà trattasi a tutti gli effetti di una ordinaria benché milionaria erogazione economica che entra a pieno titolo tra le competenze gestionali dell’esecutivo. Ma il presidente di Cor nell’Aula di via Capruzzi non stuzzica Emiliano solo sul contributo a Ryanair fatto passare come “debito” fuori bilancio della Regione visto che, con un’altra, nota polemizza pure con il governatore pugliese per la vicenda dei lavoratori precari della Fondazione “Teatro Petruzzelli”, presentando un’interrogazione urgente atta a conoscere dal presidente della Regione se corrispondono al vero determinate dichiarazioni, apparse sulla stampa nazionale ed inerenti talune vicende di lavoratori assunti a tempo determinato dalla Fondazione teatrale barese al tempo in cui Emiliano, da sindaco di Bari, presiedeva anche il cda dell’Ente lirico ed i cui risvolti giuridici odierni stanno mettendo in forte crisi tale giovane Istituzione teatrale. Infatti, si chiede Zullo con il secondo comunicato: “Sarebbe opportuno sapere se rispondono al vero” talune dichiarazioni rilasciate ad un importante quotidiano nazionale dall’ex commissario ministeriale della Fondazione teatrale, Carlo  Fuortes, che – riporta Zullo – ha affermato: “Quando sono arrivato ho trovato una situazione non conforme alle regole o, per dire meglio, ho trovato una situazione determinata da scelte arbitrarie, dunque illegali”. “Ma soprattutto – rileva ancora nella sua seconda nota il capogruppo di Cor alla Regione – sarebbe opportuno conoscere se, sempre Emiliano, intende smentire con dati e documenti quanto asserito da un importante funzionario del ministero, Nastasi”, che – sempre secondo quanto riportato da Zullo – ha dichiarato alla stampa che la vicenda dei lavoratori assunti più volte a tempo determinato dalla Fondazione Petruzzelli di Bari è stata “Una scelta di Michele Emiliano e del sovrintendente dell’epoca (ndr – Giandomenico Vaccari) che ovviamente ha illuso i lavoratori e creato forti aspettative, oltre ad aver indebolito la Fondazione nelle difesa, in seguito, delle sue posizioni”. Dichiarazioni, queste di Fuortes e Nastasi, che Zullo reputa “inquietanti e che gettano discredito su una così importante Fondazione”. Infatti, per l’esponente fittiano barese alla Regione “Qui è in gioco l’immagine della Puglia e l’evidenza di una gestione clientelare dell’Ente in funzione di illusioni, forti aspettative che generano un consenso prezzolato che potrebbe aver contribuito in modo significativo sul successo elettorale ottenuto nella sua elezione a Presidente della Regione, ma anche e soprattutto la limpidezza di immagine della quale dovrebbe fregiarsi nell’ambire a leadership nazionali”. E, dopo aver appreso quest’ultima considerazione di Zullo, qualche addetto ai lavori della politica pugliese si è chiesto in modo alquanto sorpreso: “Ma il capogruppo regionale di Cor si preoccupa forse della reputazione e, conseguentemente, delle possibilità di carriera come leader nazionale del Pd di Emiliano?”. Insomma, è possibile che un’eventuale e precoce carriera da leader nazionale di Emiliano possa spalancare in Puglia le porte della Regione ad un nuovo governo locale di diverso colore politico, ma che ad avere a cuore tale rapida ascesa sia un esponente dell’opposizione del centrodestra regionale è davvero singolare. Infatti, quella di Zullo potrebbe  essere, forse, solo una manifestazione di preoccupazione per un governatore di opposto colore politico che se, per caso, decidesse di lasciare anticipatamente la carica per una possibilità nazionale di carriera, alla luce dei recenti risultati amministrativi sicuramente creerebbe panico tra molti esponenti dell’attuale maggioranza di centrosinistra. Ma ancor di più, probabilmente, tra quelli dell’opposizione di centrodestra.     

 

 

 Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 9 Giugno 2016

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