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“Ho grande fame e voglio dimostrarlo, grazie al direttore e al tecnico”

In biancorosso con fame e motivazione, questo è Sebastiano Esposito che si è presentato ieri carico e smanioso di continuare a fare bene. Sinora un gol ogni cinquantuno minuti, complessivamente in 103’ minuti disputati. Una media alta anche se adesso verrà un ulteriore test probante contro il Cagliari di Ranieri. Esposito, classe 2002, ma che nella sua giovanissima carriera ha già vestito le maglie dell’Inter di Conte segnando anche un gol (dal dischetto dove andò a battere per concessione di Lukaku), Spal, Venezia, Basilea ed Anderlecht l’ultima prima di venire in  biancorosso e scendere in serie B. Una serie però che la sta vivendo dal primo approccio benissimo e con grande motivazione. Ieri in conferenza stampa l’attaccante di proprietà dell’Inter giunto in prestito ha esordito così: “Sono a Bari per far ricredere qualcuno e togliermi un’etichetta non vera. Ho una fame ed una voglia matta di far bene qui e dare oltre il 100×100. Buon San Valentino a chi è innamorato. Ogni piazza ha le proprie caratteristiche, i suoi pro e contro. Faccio fatica a non ambientarmi e a non calarmi nelle piazze nelle quali vado a giocare. Sono partito col botto e spero di continuare su questa strada”. Intervistato da Passione Bari Radio Selene il tecnico mister Arici della Voluntas e tale società dove è presidente insieme al fratello Salvatore ed il papà, il giocatore ha spiegato ed in un momento anche quasi con voce emozionata: “Sono stato riconoscente. Ha trasmesso dei valori a me e a mio fratello. A noi è stata concessa un’opportunità di vita quando avevamo 8 e 10 anni. Roberto Clerici, fondatore della Voluntas, è stato un secondo padre. La società era un po’ in difficoltà al livello economico e tecnico, così mio padre ha avuto l’opportunità di entrare in società. Appena possiamo entriamo in campo con i bambini, per dare loro le stesse opportunità che abbiamo avuto noi da piccoli”. Se Bari può essere una tappa del decollo più che un trampolino di lancio: “Non so cosa mi sia mancato in carriera, probabilmente qualcosa. Altrimenti non sarei andato via dall’Inter. Sono qui per dare il mio meglio. Spero di riuscirci e infiammare la piazza, che è importante con una storia e tifosi spettacolari. Ho tanta fame e una voglia pazza di far bene”. Parole di un giocatore che sa quello che vuole e per nulla scontato. Successivamente ha spiegato come è nata la trattativa lampo ma che in realtà era nata già da novembre (come svela, ndr) con il Bari ed esternato la sua riconoscenza: “Sono stato infortunato da metà novembre. Ho fatto il recupero a Brescia per un mesetto. Ho sentito poco il mio procuratore. Il giovedì precedente al 31 gennaio sono venuto qui in ufficio dal direttore. Mi ha parlato chiaramente, è stato molto diretto, penso che lui abbia visto i miei occhi e la voglia matta di far bene. Ho lasciato parlare i miei occhi e la mia voglia di far bene. Da lì è decollato tutto. Sono felice di essere qui”. L’attaccante ha detto proprio così “Ho lasciato parlare i miei occhi…” una frase bellissima e sentita davvero e captata per chi era in conferenza stampa. Sul suo futuro il giocatore ha glissato perché proiettato solo a questi mesi: “Io penso a far bene adesso. So che nel calcio va tutto velocemente. Per me è troppo presto parlarne. Ci si dimentica tutto in fretta. Io voglio vivere al massimo questi mesi. Sono sereno al resto si penserà dopo”. Sul perché abbia scelto Bari non ha dubbi ed ha smentito chi asseriva che avesse avuto tante offerte: “Ho scelto Bari perché è una piazza importante. Non ci sono state tutte queste trattative per me. Anche per dimostrare a qualcuno che si è sbagliato. Io preferisco giocare e basta. Sono un giocatore generoso. Faccio con grande voglia anche la fase difensiva. Do il 100% in campo”. Ringraziamenti e titoli di coda: “Ho scelto Bari anche per questo (Polito e Mignani, ndr) loro hanno influito. Studi un po’ tutto. Se possono aiutarti rispetto alle tue caratteristiche, alla tua età. Ho sposato al 100% il progetto. Il direttore mi ha dato certezze sul piano morali. Anche il mister, al quale so che piace lavorare con i giovani. Se si mettono insieme tutti questi fattori è l’ideale”.  Il rapporto con Antonio Conte: “Ho voluto chiedere consigli il meno possibile prima di accettare. Mi avrebbe detto sicuramente di venire qui”. Sull’obiettivo ritrovare l’Under 21 e conquistare in seguito la Nazionale del C.T. Mancini: “Per ora punto a riconquistare l’Under 21 e giocare l’Europeo di giugno. La Nazionale penso che ogni giocatore abbia questa ambizione di indossare la maglia del nazionale del proprio Paese di appartenenza”. Motivo più divertente ma anche ad evidenziare quanto il giocatore sia vero, a riguardo del calcio di rigore assegnato al Bari contro il Cosenza: “La verità è che Pucino ha sbagliato il cross, il difensore non sia aspettava che arrivassi e dio l’ho anticipato e fatto una sorpresa. Ho sentito un calcetto al tallone sinistro ma il rigore è netto anzi indiscutibile”. Al din là delle battute il giocatore arriva fuori tempo ed in ritardo e nove volte su dieci è calcio di rigore. Sul rapporto con i compagni di reparto ed in generale: “Mi trovo bene con Wall, Mirco, Scheidler, ognuno ha caratteristiche diverse. Tutti e quattro abbiamo caratteristiche diverse. Gruppo fantastico, mix tra giovani ed esperti. Continuare a lavorare sempre, nel bene e nel male è il mio obiettivo. Io sono uno che non molla mai. Le scelte le fa il mister”. Sul suo carattere che sinora gli ha impedito di esplodere, Esposito ha detto: “Quando vedo degli articoli, questo discorso mi dà un po’ fastidio. Sono giovane, qualcosa ho sbagliato è evidente, ma tante cose sono state inventate. Sono giovane non un genio, c’è da lavorare, però penso di avere una personalità molto forte e a qualcuno ha dato fastidio. Penso di essere un bravo ragazzo. Mi hanno creato un’etichetta che non mi appartiene. Sono qui anche per questo: voglio togliermi questa etichetta. Mi dà fastidio, perché non è veritiera”. Intanto sabato contro il Cagliari scenderà in campo con la nuova maglia mentre ieri pomeriggio dalle 18.00 Caprile, Folorunsho e Benedetti sono stati in piazza del Ferrarese per farsi qualche selfie con le tifose biancorosse e tifosi nel giorno di San Valentino. (Ph. Tess Lapedota).

 

M.I.

 

 


Pubblicato il 15 Febbraio 2023

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