Sport

Cosenza-Bari, la gara più importante dell’era De Laurentiis

Tre punti per scongiurare scenari nefasti

Si gioca oggi al San Vito-Marulla, alle 16,15, la partita più importante della stagione 23-24 del Bari, forse la più rilevante dell’intera era della presidenza De Laurentiis. Negli ultimi quattro anni, il Bari ha dovuto lottare solo per migliorare la propria condizione, mai per non peggiorarla. I biancorossi hanno collezionato solo 3 punti nelle ultime 9 partite, quindi non vincono da due mesi.

Ad aggravare la situazione classifica, ci sono i dati provenienti dall’infermeria. Puscas si è operato alla mano sinistra e sarà sicuramente indisponibile per almeno le due prossime gare, oltre che con il Cosenza, anche con il Parma, il 1 Maggio al San Nicola. Diaw resta ancora ai box; il suo probabile impiego da titolare contro la Cremonese sembra abbia determinato una regressione sul piano del recupero del giocatore. Non è stato convocato anche Raffaele Maiello per fastidio al retto femorale.

Il Bari affronterà la delicatissima gara con il Cosenza con l’unico vero centravanti disponibile, Marco Nasti, l’ex che, nella passata stagione, aveva rinunciato alla convocazione in Nazionale Under 21 per lottare contro la retrocessione del Cosenza, immischiato nei playout, dimostrando quindi piena fedeltà ai colori e alla città calabrese. Nasti arriva a questa gara con una personale situazione delicata, manca al gol da tre mesi, dal 13 Gennaio, contro la Ternana, sarebbe quindi una buona possibilità di riscattare la presente stagione in biancorossa, andata un po’ sotto le aspettative.

Se gli ex Cosenza nel Bari sono solo due, considerando anche Mister Giampaolo, ben 6, invece, sono gli ex Bari che militano in questo Cosenza. Tra tutti, Tutino, secondo capocannoniere della Serie B con 15 gol, D’Orazio il capitano, Marras che ha subito una separazione dolorosa con il Bari e con il ds Polito e il terzino Gianluca Frabotta che è andato a segno per ben tre volte con i rossoblù, ma che non aveva trovato la giusta collocazione nel Bari. A questi si aggiungono l’ex portiere Micai e Camporese.

Al di là degli indisponibili per infortunio, ci sono da considerare gli interpreti che, nelle ultime partite non hanno mostrato un’adeguata condizione psico-fisica. Brenno, come diverse volte sottolineato, non è apparso molto lucido e sereno nelle uscite, non comunicando estreme certezze alla difesa. Il ballottaggio con il secondo Pissardo sembra non aver giovato all’estremo difensore brasiliano, aumentando le sue incertezze. Dal canto suo, Pissardo, al di là dei due gol subiti con il Como, non ha demeritato.

Novità sui convocati, l’attaccante della primavera Emanuele Zanaboni, classe ’05, farà compagnia a Colangiuli, a causa della penuria di ricambi nel reparto offensivo.

Al di là dei protagonisti titolari, al Bari serve concretizzare e fare almeno 7 punti in queste ultime quattro gare. Importante sarà ripartire dall’atteggiamento del secondo tempo con il Pisa.  A tifare per i galletti ci saranno quasi 2000 sostenitori biancorossi, per una gara da dentro o fuori in cui entrambe le compagini si giocano il loro prossimo futuro.

Mister Giampaolo dovrebbe ripartire dal modulo utilizzato con il Pisa, il 4-2-3-1, affidandosi agli esterni. La probabile formazione dovrebbe essere Brenno tra i pali, in difesa Vicari e Di Cesare centrali, con Ricci e Pucino sulle fasce. A centrocampo Benali e Maita, supportati da Sibilli centrale, e gli esterni Kallon e Morachioli, a sostegno dell’unica punta centrale, Nasti.

L’AVVERSARIO Francesco Marra Cutrupi di Gianlucadimarzio.com, ai microfoni dei colleghi di Passione Bari Radio Selene, ha sottolineato come la vittoria del Cosenza al Mapei, contro la Reggiana di Nesta della settimana scorsa, sia stata fondamentale. Il clima è infuocato; i cosentini sono pienamente consapevoli del fatto che la partita di oggi designerà il futuro delle due squadre. Il Cosenza, a differenza del Bari, è preparato psicologicamente ad affrontare situazioni di tale tensione emotiva. Sono quattro anni che terminano la stagione con i playout o con il ripescaggio, come è successo due anni fa. Quest’anno, dati gli investimenti, sembrava che gli obiettivi potessero essere più ambiziosi, ma è mancata la compattezza di squadra. Il collega Francesco Marra Cutrupi ha sottolineato ai microfoni di Radio Selene, come la partita persa con il Catanzaro abbia rappresentato lo spartiacque di una stagione. Una vittoria su quel campo, avrebbe potuto portare il Cosenza ai playoff. Invece, alla sconfitta si aggiunse l’infortunio di Tutino. Con il rientro del secondo capocannoniere del campionato cadetto, con la stupenda rovesciata con la Feralpisalò, il Cosenza è tornato a lottare.

A sostenere i rossoblù ci saranno 7-8000 presenze. Viali dovrebbe ripartire dallo stesso modulo impiegato contro la Reggiana, il 3-5-2 con Micai in porta e Meroni, Venturi e Camporese in difesa. A centrocampo c’è il dubbio Calò, che ha svolto lavoro differenziato e si è aggregato al gruppo nel corso della settimana. In mezzo al campo, quindi dovrebbero esserci uno tra Calò in ballottaggio con Viviani, Zuccon, Antonucci, Praszelik e Voca. In attacco, il duo Tutino e Mazzocchi, con la possibilità di concedere spazio a Francesco Forte, a gara in corso. (ph. Tess Lapedota)

T.L.


Pubblicato il 27 Aprile 2024

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio