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Piano di recupero a San Marcello: dieci anni di proclami, chiacchiere e promesse

E’ trascorso un mese e mezzo da quando il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dal responsabile dei lavori, Domenico Tondo e dai rappresentanti del consorzio del PIRP San Marcello, ha effettuato un sopralluogo nell’area vicina alla chiesa di San Marcello, dove “…stanno iniziando i lavori per la nuova piazza e per la sede del Municipio II nell’ambito del più ampio programma di riqualificazione”, si leggeva appunto nell’ultimo comunicato diramato dal Palazzo di Città. Per l’avvio del cantiere, si leggeva ancora, si è reso necessario lo spostamento di dieci alberi di ippocastano rosso, che tra il 3 e 4 aprile sono stati reimpiantati nel terreno di villa Giustiniani, ai lati delle colonne del viale di ingresso, a pochi metri di distanza rispetto alle posizioni attuali. Ma a parte espianto e reimpianto degli ippocastani, che hanno ricevuto il parere positivo della Soprintendenza, null’altro si è mosso sulla strada del Piano di recupero delle periferie approvato nel lontano 2006. “Oggi siamo qui per verificare che tutto sia stato predisposto al meglio – ha dichiarato il sindaco Decaro all’inizio di aprile – e per rassicurare i cittadini circa lo spostamento di questi dieci grandi alberi che saranno messi a dimora nel terreno di villa Giustiniani. A giorni, nello slargo adiacente la parrocchia di San Marcello, inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova sede del Municipio con depositi, archivi, locali tecnologici e l’annessa piazza antistante: entra così nel vivo il grande piano di riqualificazione che cambierà per sempre il volto di questa zona della città. Un’opera simbolo di quella collaborazione proficua tra pubblico e privato che la nostra città ha intrapreso da diversi anni. Per quanto riguarda l’area di villa Giustiniani, di recente acquisita al patrimonio comunale, sono in programma interventi che interesseranno sia gli spazi verdi esterni sia il consolidamento dell’edificio e la sua successiva ristrutturazione, come pure il recupero dell’area dell’ipogeo”. Ora, a parte i ‘refusi’ del primo cittadino, il quale probabilmente non sa che villa Giustiniani non c’entra quasi nulla con il Pirp di San Marcello, sono più di dieci anni che si parla, anzi, si straparla di avviare progetti di riqualificazione urbana e valorizzazione dei beni acquisiti per restituirne la fruizione ai cittadini. Eppure è trascorso troppo tempo da quando attorno al tavolo si sono seduti tecnici e assessori per discutere di opere e interventi, dal Pirp a Villa Giustinani con la ripresa, appunto, del PIRP (Piano integrato di riqualificazione delle periferie) di San Marcello e di Japigia. <>. Discorso a parte il Piano di Riqualificazione della zona di San Marcello, con tanto di finanziamento di oltre 28 milioni di euro, così suddiviso: due milioni e 900mila (di cui un milione e 900 rivenienti dal Fas) arrivano dalla Regione Puglia, un milione di euro dal Comune di Bari, tre milioni dalla ex Provincia di Bari e oltre 19 milioni da risorse private. Tra i tanti interventi c’è anche il rifacimento della fogna bianca, opera che metterà fine agli enormi disagi patiti dalla popolazione che risiede in quella zona, la cui gara di appalto è stata celebrata e aggiudicata, senza andare oltre l’affidamento all’impresa. E allora, che si aspetta per risanare abitazioni, strade e verde pubblico, potenziando percorsi per biciclette in una delle aree più degradate della nostra Città?

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 18 Maggio 2017

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