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Approvato il rendiconto, e finalmente Emiliano completa la Giunta

Il Consiglio regionale della Puglia nella seduta del 31 luglio ha approvato a maggioranza, con 28 voti a favore  del centrosinistra e 20 contrari delle opposizioni, il rendiconto 2014 della Regione. “E’ l’ultimo rendiconto – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese – elaborato sulla base di una serie di principi contabili che da quest’anno non saranno più gli stessi, perché ve n’è saranno di nuovi, come ad esempio quello dell’armonizzazione”. Però, il dibattito nell’Aula i via Capruzzi è stato incentrato non sul rendiconto del 2014, che è un consuntivo della precedente gestione Vendola, ma sulle dichiarazioni programmatiche rilasciate dal neo presidente della Regione, Michele Emiliano, durante la prima seduta consiliare di apertura della Legislatura, tenutasi lo scorso 22 luglio. Molti gli interventi dai banchi di maggiorana ed opposizione e tutti pieni di suggerimenti, auspici e buoni propositi. Finanche i ‘5 Stelle’ si sono dichiarati pronti a collaborate con Emiliano, se per provvedimenti ritenuti validi gli mancherà i sostegno di parte della sua maggioranza. Infatti, ha tra l’altro dichiarato il consigliere pentastellato Mario Conca nell’intervento: “Se le mancherà il terreno sotto i piedi, e non glielo auguro, per appetiti particolari e personali, venga pure in Consiglio regionale con provvedimenti intelligenti a favore dei cittadini pugliesi: noi ci saremo sempre e avrà otto voti disponibili, tanti quanti ne possiamo contare”. Precisando: “Saremo l’opposizione naturalmente” ed aggiungendo: “non faremo mancare il nostro sostegno sulle politiche che abbiamo proposto in campagna elettorale. L’auspicio è che il nuovo governo regionale rispetti il programma per il quale è stato votato ed eletto, mettendo al centro delle scelte politiche la dignità della vita umana e gli interessi reali della comunità, non quelli di alcune lobby di potere ed economiche”. Dal fronte dell’opposizione di centrodestra sono intervenuti anche il capogruppo Ignazio Zullo della lista “Oltre con Fitto”, quello di Forza Italia, Andrea Caroppo, e quello del Movimento Schittulli- Area popolare, Giannicola De Leonardis. Un intervento specifico a tema, quello sulle variazioni al Bilancio per destinare 5 milioni e mezzo all’Arif e 8 milioni e mezzo di Euro ai Consorzi di bonifica, è stato fatto dal consigliere forzista Domenico Damascelli, che in conclusione del suo intervento ha rilevato che “i cittadini non possono continuare a pagare per servizi inesistenti”. Tra gli interventi dai banchi di maggioranza, significati sono stati i passaggi di Gugliemo Minervini (Noi a sinistra per la Puglia) e Napoleone Cera (Popolari) che, pur facendo parte della coalizione che sostiene il governatore Emiliano, hanno evidenziato la necessità di maggior chiarezza nell’impostazione dell’azione di governo. Infatti, ha sottolineato Minervini: “Nella scheda del suo programma non vi è nessun riferimento all’esperienza di Governo dal quale questa maggioranza deriva. Sul terreno politico noi siamo chiamati a capire da quale punto di navigazione la nostra rotta prende mossa”. Mentre Cera ha posto l’accento sulla necessità di “dedicare più tempo possibile a risolvere e affrontare i problemi veri dei cittadini pugliesi”. Tra i punti di maggior contatto registrati negli interventi di esponenti di maggioranza ed opposizione c’è quello che non considera una priorità la riforma dello Statuto regionale per elevare il numero degli assessori esterni da 2 a 5 unità. “Lo Statuto va riformulato con la parità di genere, ma a legislatura iniziata” ha dichiarato Sabino Zinni ( lista ‘Emiliano sindaco di Puglia’) che ha, poi, pure evidenziato: “Questa nostra Puglia ha bisogno urgente di avere una Giunta regionale al completo, perché è necessario che si ottimizzi il lavoro di tutti”. Analoga richiesta è stata fatta dalle opposizioni, ma soprattutto dal partito di maggioranza relativa, il Pd, che con il suo capogruppo, Michele Mazzarano, già in precedenti occasioni aveva chiesto ad Emiliano di completare l’organigramma di giunta con la nomina dei tre assessori (Agricoltura, Ambiente e Personale) mancanti. Come si ricorderà, anche dall’esterno del Consiglio, forze sindacali e di categoria ha in più occasioni sollecitato il completamento della nuova giunta regionale. Completamento che, dopo il dibattito in Aula, è stato effettuato dal governatore Emiliano nel tardo pomeriggio, con la firma dei decreti di nomina di Antonio Nunziante (lista ‘Emiliano sindaco di Puglia’) a vice presidente con deleghe al Personale, all’Innovazione e Protezione civile, di Domenico Santorsola (Noi a sinistra) all’Ambiente e Leonardo Di Gioia (Emiliano sindaco) all’Agricoltura. Inoltre, Emiliano ha nominato il consigliere Ruggero Mennea (Pd) presidente del Comitato regionale di protezione civile. Quindi, ora il quadro dei 10 assessori è completo, anche se la delega più di peso alla Regione, quella alla Sanità, Emiliano l’ha mantenuta per se, come promesso in campagna elettorale. Ma si sa quanto poi effettivamente durano certe promesse elettoralistiche di Emiliano, vedi ad esempio quella per la modifica dello Statuto per poter portare altre 3 donne esterne in giunta. Per cui è possibile che ben presto la Puglia abbia anche un assessore alla Sanità che non sia lo stesso presidente della giunta. E poiché i nomi dell’esecutivo, per Statuto non possono essere più di 10, è possibile pure che la delega della Sanità finisca nelle mani di uno di quelli già presenti in giunta. Ed il nome più accreditato per quel posto è sicuramente Nunziante, le cui deleghe affidate ora potrebbero poi passare nelle mani di altri componenti dell’esecutivo. Pura fantasia politica? Si vedrà.  

Giuseppe Palella

 

 

 

 


Pubblicato il 1 Agosto 2015

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