Cronaca

La senatrice forzista molfettese, Minuto, accusa il suo stesso partito

La senatrice pugliese di Forza Italia, Anna Carmela Minuto, ormai ex, perché decaduta dal ruolo giovedì scorso, non resta silente dopo che per un solo voto di scarto ha perso il seggio che le era stato assegnato dalla Commissione elettorale presso la Corte d’Appello di Bari nella Circoscrizione nord della Puglia del proporzionale, risultando eletta nel marzo del 2018 come secondo nome del listino bloccato per Palazzo Madama del partito di Berlusconi, dopo la capolista Licia Ronzulli. Infatti, la senatrice Minuto, intervenendo in diretta alla trasmissione “Un giorno da pecora” di Radio1 – Rai, ha affermato: “Il Senato ha deciso per la decadenza, per un solo voto, e sono molto arrabbiata, perchè su di me si è detto tutto e il suo contrario”. Ed alla domanda su cosa direbbe a Silvio Berlusconi circa il Gruppo politico di cui faceva parte in Senato e nelle cui fila era stata eletta, l’ex senatrice molfettese ha risposto seccamente: “L’ira di Dio, dovrebbe rivedere quel poco che è rimasto in quel partito”. Infatti, Minuto in premessa, commentando la vicenda del ricorso a suo tempo presentato dal collega di partito Michele Boccardi e che ora prenderà il posto della Minuto nell’Aula di Palazzo Madama, aveva dichiarato: “La verifica dei poteri non può più esser lasciata in ostaggio di accordi politici, bisogna fare immediatamente una riforma, la mia elezione era giustissima”, rivelando che “Forza Italia, prima di tutto, non mi ha votato”. E tale accusa, mossa dalla ex senatrice molfettese, è stata rivolta in maniera ancor più esplicita ai colleghi Ronzulli, Bernini, Gasparri e Rizzotti del Gruppo di Fi a Palazzo Madama.   “Non mi hanno votato – ha sostenuto Minuto nella trasmissione radiofonica di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro – perchè forse non sono amata, mi hanno visto, da sempre, come un nemico”. Infine, sull’ipotesi di un suo passaggio al partito di Matteo Salvini, che nel segreto dell’urna dovrebbe aver votato verosimilmente compatto a suo favore, Minuto si è limitata a dire: “Deciderò con molta calma. In futuro vedremo”. Per la cronaca, ricordiamo che l’elezione di Boccarsi a Palazzo Madama al posto di Minuto era rimasto in standby per mancata calendarizzazione della decisione della Giunta delle elezioni e immunità parlamentari, che nel luglio del 2020 aveva riconosciuto fondato il ricorso presentato a suo tempo dal titolare di “Villa Menelao” di Turi e già senatore uscente, Boccardi, assegnandogli il seggio non confermatogli nel 2018 dalla Corte d’Appello di Bari. Però, nella seduta di giovedì scorso l’aula del Senato, su proposta dal senatore del gruppo Misto, Raffaele Fantetti, ha votato una mozione sul caso e che, essendo stata bocciata, a riportato in vigore la decisione della Giunta delle elezioni e immunità parlamentari. Dopo il voto dell’Odg, la presidente del Senato, Casellati, ha riconosciuto l’esito e autorizzato la Giunta a convocarsi subito per procedere agli accertamenti necessari. Pertanto, ora, la senatrice forzista di Molfetta, Minuto, dovrà lasciare il seggio al Senato a Boccardi, che nel 2018 era anch’egli candidato nel listino proporzionale dello stesso partito, però nella circoscrizione elettorale sud della Puglia, e non proclamato eletto a seguito di un presunto errore di interpretazione nell’applicazione della legge elettorale da parte della Commissione elettorale presso la Corte d’Appello di Bari.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 4 Dicembre 2021

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