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Le analisi degli svantaggi maturati nei primi minuti di gara

Con Puscas infortunato, il verdetto salvezza a Cosenza passa attraverso l’ex Nasti

 Nelle ultime nove partite, il Bari ha subito quattro volte gol nei primissimi minuti, a partire dall’ultima con il Pisa, al 3’ per mano di Calabresi. E’ stato l’unico caso, di queste nove partite, in cui i biancorossi sono riusciti a trasformare la reazione in azione e, quantomeno, ad agguantare il pareggio. Negli altri precedenti, gli svantaggi iniziali si sono tramutati in sconfitte: contro la Cremonese, il Bari ha subito la rocambolesca azione che ha portato al 2’ all’autogol di Maiello; in una fitta nebbia serale, Vandeputte al 4’ spiazzò Brenno con una fantastica punizione, nella trasferta di Catanzaro;  col Venezia fu invece il tanto corteggiato dal ds Polito, Gytkjaer, a gonfiare la rete, sempre al 4’. A queste analisi sui gol incassati nei primi minuti, andrebbero aggiunte le gare in cui gli avversari sono riusciti a rimontare il vantaggio dei baresi. Bisogna andare un po’ indietro nel tempo, ma emblematica resta la trasferta di Ascoli dove, dopo due reti segnate da Edjouma e Sibilli, quest’ultima su rigore, la squadra marchigiana riuscì a pareggiare nel secondo tempo con una doppietta di Mendes e per un pelo quasi a portare a casa il bottino pieno. Cercando di analizzare le motivazioni di questi episodi, le cause potrebbero essere ascrivibili alla mancanza della giusta concentrazione e/o motivazione in alcuni momenti precisi delle gare.

Di fatto, da sabato scorso si è inaugurato il nuovo ed ultimo ciclo di questa stagione, sotto la guida tecnica di Federico Giampaolo e, da tempo, l’atteggiamento non viaggiava sulla stessa scia dei risultati, così come si è visto contro il Pisa. Il pareggio contro le aquile sta stretto ad un Bari in piena lotta salvezza, ma quel punto dovrebbe servire a ridare morale e coraggio ad una squadra che, prima della scorsa partita, sembrava aver già perso ogni speranza. Le restanti quattro gare in ordine, contro Cosenza, Parma, Cittadella e Brescia, saranno delle sfide all’ultimo sangue. Al momento nessuna squadra ha ancora conquistato la promozione diretta, né matematicamente è retrocessa. Tutti giocheranno fino alla fine per un posizionamento migliore. Non era proprio ciò che i Galletti si auguravano, soprattutto pensando alla prossima gara casalinga con il Parma.

Alla luce di ciò, la gara con il Cosenza rappresenterà una simulazione playout: chi perderà lo scontro diretto potrebbe quasi considerarsi fuori dai giochi. Delicata resta la situazione in attacco per i biancorossi. Puscas subirà un intervento alla mano sinistra e potrebbe non essere convocato per la gara al Marulla. Il giocatore, dal suo arrivo a Bari, aveva già accusato dei problemi alla mano destra, per cui ha sempre indossato delle protezioni e attualmente si troverebbe con entrambe le mani fuori uso. Sicuramente questa potrebbe essere la giusta occasione per Marco Nasti, naturale sostituto del nazionale rumeno. Nasti torna a Cosenza da ex con un bel fardello sulle spalle: quello di non far sentire la mancanza di una prima punta al Bari e quello di trascinare la sua attuale squadra ad una vittoria fondamentale. Le soluzioni per tamponare l’assenza di Puscas, sostanzialmente l’unica vera prima punta fino ad ora disponibile, potrebbe prevedere un impiego più avanzato di Sibilli, così come è successo nella prima parte di campionato, modalità che gli ha concesso anche di fare gol e diventare il capocannoniere biancorosso di questa stagione. Anche Kallon scalpita per riconfermarsi titolare; la sua prestazione nell’ultima gara casalinga non ha demeritato, anzi è riuscito a mettere a centro area diverse palle che si sarebbero potute sfruttare meglio. Con Sibilli più avanzato, il ruolo di mezzala potrebbe essere destinato a Nicola Bellomo che, nei minuti in cui ha fornito il suo contributo alla squadra, è risultato utile sia dal punto di vista tecnico, che motivazionale. In difesa, resta il classico ballottaggio tra Dorval e Pucino, con il secondo che offre maggiori garanzie difensive. Bisognerà capire quali saranno le intenzioni di Mister Giampaolo, se partire con i piedi di piombo e lanciarsi all’offensiva gradualmente o se aggredire immediatamente l’avversario. Per ciò che riguarda la difesa della porta, Brenno è apparso particolarmente timoroso e confuso nell’ultima gara. Ripartire da una scelta, apparentemente additata solamente all’ex tecnico del Bari, Iachini, quale quella di schierare titolare il secondo portiere, Pissardo, potrebbe essere un’altra mossa da non escludere totalmente. La squadra intanto ieri ha osservato una singola seduta di allenamento mattutino. Oggi si attendono le dichiarazioni di Capitan Di Cesare, in conferenza stampa, pre-trasferta.  (Ph. Tess Lapedota).

T.L.


Pubblicato il 24 Aprile 2024

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