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Abbondanza di scelte per sostituire l’indispensabile Maiello

Ssc Bari, dovrà prevalere come sempre la collettività

Il Bari è pronto ad una nuova battaglia questa volta ci sarà però il Como che lunedì ha fermato il Genoa o meglio che ha recuperato lo svantaggio e consentito, involontariamente ai biancorossi di tornare in partita per la lotta alla promozione diretta. Un obiettivo quest’ultimo che sarebbe stato ancora possibile anche se il Como avesse perso, sia chiaro perché a sei giornate dal termine può succedere di tutto, però altra cosa è farlo con quattro lunghezze di svantaggio e lo scontro diretto all’ultima giornata in casa proprio del Genoa. Sarà battaglia sino alla fine e sicuramente è stato fondamentale aver battuto ed a tratti schiacciato il Sudtirol con la maggiore voglia di andarsi a prendere l’intera posta in palio, nonostante il tecnico altoatesino abbia visto probabilmente un’altra gara e la schiettezza da parte di certi tecnici nei commenti a caldo è cosa rara. Per fortuna, invece il Bari che ha come tecnico Mignani, uno di poche parole che tonerà a parlare proprio quest’oggi è sempre stato schietto, equilibrato e pacato, mai una polemica contro gli arbitri e le cose che ha da dire ai suoi giocatori le dice nelle mura dello spogliatoio senza che filtrano o escano. Un tecnico debuttante ma che evidentemente non ha sentito lo “scotto” della categoria cadetta e che ha proiettato i suoi ragazzi al terzo posto, sin qui con merito ovviamente anche del direttore sportivo che gli ha messo a disposizione un gruppo di giocatori, grandi professionisti che si sono compattati tantissimo e dato l’anima sin dalle prime battute della Coppa Italia e dalla prima giornata di campionato quando hanno pareggiato e sfiorato il colpaccio al “Tardini” contro il Parma (battuto al ritorno con un sonoro 4 a 0), Per almeno quindici giorni mancherà Raffaele Maiello, il geometra e “professore” della mediana biancorossa a causa di una lesione al legamento al collaterale mediale ginocchio sinistro ed il giocatore ha già iniziato da martedì la riabilitazione. Al suo posto Mignani a gara in corso contro il Sudtirol ha schierato Benali che bene ha fatto, ma in genere in altre occasioni ha schierato Mattia Maita che a Catanzaro aveva già interpretato il ruolo di play ma anche a Bari stesso sino a prima dell’arrivo del compagno di reparto. Mignani aveva già asserito che il sostituo naturale di Maiello non esiste, ma che gli altri componenti si fanno trovare pronti e duttili alla causa anche con qualche modifica nell’assetto tecnico-tattico, bisognerà fare di necessità virtù. Sta di fatto che nelle cinque gare senza Maiello il Bari ha conseguito due pareggi e tre sconfitte. Questa volta però il Bari vuole centrare la prima vittoria senza il suo play e proseguire un cammino che nel girone di ritorno l’ha vista realizzare ben ventisei punti contro i ventuno dell’andata. Ma ad interpretare il ruolo di schermo davanti alla difesa e pertanto di regista potrebbero esserci anche altri due profili, uno è il barese Nicola Bellomo, jolly di centrocampo ma avanzando il suo raggio d’azione difficilmente verrebbe arretrato e l’altro è Mallamo o addirittura Molina, ma dipenderà dall’idea tattica del tecnico su come deciderà insieme al suo staff di affrontare un temibile Como anche ha ottimi interpreti, dall’attacco con Cerri e Mancosu o l’esterno offensivo Vittorio Parigini che da Bari è passato nel 2017 realizzando quindici presenze ed un gol. Una partita che prevede scintille con una posta in palio che peserà da ambo le parti, e soprattutto con la tifoseria barese che senza nulla togliere a quella avversaria merita il massimo palcoscenico calcistico e possibilmente anche quello europeo, senza offesa e con tutto il rispetto per quella comasca. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 14 Aprile 2023

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