Cronaca

Emergenza Fibronit: che fine ha fatto la ‘task-force’ del Comune?

Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, pareva riportare nel giusto alveo il futuro dell’area Fibronit, l’ex fabbrica della morte all’incrocio tra Japigia e San Pasquale. Le indisponenti pretese di inaspettati e da sempre assenti proprietari dell’area sono state azzerate e il vincolo di inedificabilità, posto sulla ex fabbrica di manufatti in cemento amianto di Bari, è stato giustamente ripristinato. Una sentenza che ridava serenità e consentiva a tutti di affrontare il futuro con maggiore decisione. “”Ci aspettiamo ora, nei tempi più brevi possibili, che venga promosso il bando di gara per gli interventi di messa in sicurezza definitiva dell’area inquinata, propedeutici alla realizzazione del Parco della Rinascita e, quindi, confidiamo in una immediata accelerazione da parte del Comune di Bari nell’espletamento di tutte le procedure burocratiche necessarie all’inizio dei lavori””, rimarcava Nicola Brescia, presidente del Comitato Fibronit, senza tanti giri di parole. In realtà, in questo momento, si può davvero guardare al futuro dell’area più inquinata della Città con l’animo più sereno, ma l’amianto e i mali che porta con se’, sempre secondo il presidente del battagliero comitato cittadino, non lo permette. In queste ultime settimane la segnalazione di nuovi casi di mesotelioma pleurico tra i residenti ci ha fatto ripiombare nella triste realtà della Fibronit. Nicola Brescia non ha dubbi: “E’ ormai un’emergenza sanitaria quella che viviamo e ci chiediamo se non sia giunto il momento di fare qualcosa per prevenire queste situazioni che portano nello sconforto e nella solitudine più totale tante famiglie di nostri concittadini; ci chiediamo se non sia giunto il momento di dare vita a quella task-force che l’ex assessore al Comune di Bari, nonché oncologo impegnato fortemente nella cura del mesotelioma, Genny Palmiotto, provò a mettere su, ma che, ad oggi, non ha mai avuto seguito””, chiosa ancora Brescia. Il quale, appunto, si chiede se sia stata davvero una buona idea quella dell’Assessorato alla Sanità della regione Puglia di depotenziare e, quindi, svilire l’istituto di Medicina del lavoro del Dott. Molinini, sino a qualche mese fa unico centro di monitoraggio e sorveglianza degli ex e neo esposti all’amianto. L’emergenza sanitaria che la città sta affrontando, e che per altri anni dovrà con maggior impegno affrontare, è davvero importante e non deve essere sottovalutata e confusa con la risoluzione della vicenda connessa all’area Fibronit. Sarà bellissimo mettere in sicurezza questi dieci ettari di suolo inquinato e ancor di più vederci sorgere su un parco, ma il male che ha prodotto la Fibronit ormai è già presente e non possiamo cancellarlo. Possiamo solo affrontarlo e, speriamo, prevenirlo, ma per fare questo ci vuole la disponibilità di tutti gli amministratori consapevoli e di buona volontà, altrimenti la gioia dei politici di buona volontà e di tutti i cittadini baresi per la battaglia vinta, sarà incompleta e molto triste.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 19 Febbraio 2013

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