Cronaca

Per i baresi oggi si vive peggio rispetto a cinque anni fa

Molte ombre e poche, pochissime luci, nel voluminoso rapporto  sulle politiche pubbliche del comune di Bari tra il 2014 al 2019, eseguito dalla  Tecnè di Roma, per conto di Impegno Civile, presentato alla stampa ieri mattina nel corso di una conferenza.  L’ ingegner Mimmo di Paola ha infatti commissionato all’ autorevole istituto, una ” radiografia” su quello che i cittadini baresi pensano del rendimento della giunta comunale uscente e relativo sindaco. Un dato deve far riflettere. Secondo il documento Tecnè, il ” sentiment” dei baresi è mutato in negativo e nel 2019 ( secondo il report) si vive peggio che nel 2014. In particolare, nel 2014, il 59 per cento dei concittadini affermava di stare bene, nel 2019 il dato è sceso al 53 per cento, mentre il 41, che nel 2014 affermava di vivere male, oggi è salito al 47, uno spostamento del sei per cento in senso negativo. Tutti insufficienti i giudizi dei baresi nei riguardi dell’azione di governo del sindaco Decaro ( valutazione degli elettori). Sempre gli intervistati, riferiscono che del programma di governo è stato realizzato poco ( 36 per cento), 34 per cento dicono abbastanza, 4 per cento tutto, il 20 per cento  addirittura nulla e il 6 per cento non sa. Quali le maggiori preoccupazioni dei concittadini? Il primo è la disoccupazione e la precarietà del lavoro con il 58, 2 per cento, al secondo posto le tasse troppo alte al 27,6, terzo la sicurezza personale e la criminalità al 26,00 per cento. Seguono nell’ ordine: stipendi bassi, trasporti pubblici, crisi economica, traffico e posteggi, inefficienza del sistema sanitario, decoro, pulizia e manutenzione delle strade, degrado delle periferie, mobilità e mancanza dei collegamenti, eccesso di burocrazia.  E non poteva mancare un sondaggio, realizzato su un campione di 2000 elettori maggiorenni dal 9 all’ 11 Aprile 2019, per quanto riguarda l’ elezione del sindaco di Bari. I dati dicono: Decaro al 27 per cento, Di Rella al 16, Pani al 9, Melini al 2, De Razza 1, ma è enorme il dato degli indecisi e degli astenuti: il 45. Il dossier ha anche un sondaggio sui partiti in proiezione europee e dice: Movimento 5 Stelle tra 27 e 31 per cento, Pd tra 20 e 24, Lega tra 17 e  21, Forza Italia tra 12 e 16 ,Fratelli d’ Italia tra 4 ed 8, La sinistra tra 1 e 5, Più Europa tra 1 e 5, altri tra 2 e 6, astenuti ed incerti 41 per cento. Mimmo Di Paola  ha dichiarato: ” Impegno Civile non è un partito politico, abbiamo commissionato questo studio, che non è in via prioritaria un sondaggio elettorale, perchè la gente possa andare al voto informata. Mi auguro anche che i candidati, ai quali ho dato una copia, lo possano leggere e farne buon uso. Certo, il dato degli indecisi è alto”. Carlo Buttaroni sul sondaggio per il nuovo sindaco, ha precisato: ” A quasi un mese dalla votazione è quasi impossibile  dare numeri precisi e molto attendibili, conta sempre l’ ultimo miglio e soprattutto quello che alla fine penseranno coloro che oggi sono indecisi o pensano di astenersi”. Alla conferenza erano presenti Irma Melini ( candidato sindaco), Fabio Romito ( Lega) e Mario Carrieri ( Forza Italia). Conclusione rilevante: oggi i baresi sentono di vivere peggio rispetto al 2014..

 

 

Bruno Volpe


Pubblicato il 25 Aprile 2019

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