Cronaca

Quello che sembra un risparmio sui Dpi si trasforma in un azzardo

Risparmiare su attività di prevenzione da Covid 19 (dotazione di mascherine o sanificazione degli ambienti) può costare tantissimo e quello che sembra un risparmio, si trasforma in azzardo. Lo dice in questa intervista un Principe del Foro, il penalista barese Filiberto Palumbo che commenta quella sorta di responsabilità oggettiva che il datore di lavoro ha nel caso in cui per dolo o colpa il lavoratore si ammali di Coronavirus (o altri mali) nella sua struttura. L’ Inail con una circolare ha chiarito che la responsabilità scatta appunto solo in queste due ipotesi: dolo o colpa del titolare.

Avvocato Palumbo, che cosa ha voluto dire l’Inail?

“Ha ribadito un principio accettabile e normale. Cioè, se io datore di lavoro per negligenza, imperizia o imprudenza ometto di adottare tutte le misure necessarie affinché il lavoratore non si ammali ne rispondo penalmente e civilmente”.

A che titolo?

“Mi lasci dire che in questi casi l’Inail anticipa il dovuto al lavoratore e poi si rivale in via risarcitoria sul datore di lavoro. E questa è una conseguenza civilistica. Però c’è quella penale, che mi pare più seria”.

Ce la dica…

“In caso di contagio del lavoratore da colpa, per negligenza o imperizia o imprudenza, si arriva alle lesioni colpose contemplate dal 590 del codice penale e in caso di morte, all’ omicidio colposo. Se poi il datore di lavoro ha agito addirittura mettendo in conto l’evento, pur non volendolo, ecco che scatta il cosiddetto dolo eventuale. In casi del genere vedo molto improbabile l’omicidio volontario, perché bisognerebbe provare che il titolare abbia omesso le precauzioni con lo scopo specifico di uccidere il suo dipendente, magari perché gli era antipatico o gli aveva soffiato la moglie. Ma è una ipotesi di scuola. Tuttavia, in caso di processo e di condanna, il lavoratore è legittimato a costituirsi parte lesa e chiedere in sede penale il ristoro del danno che si assomma a quello Inail in rivalsa. Insomma: per il titolare il rischio di una condanna pesante davanti al Giudice penale e un esborso da non poco sia per la costituzione a parte civile che per la causa Inail. Ecco perché conviene adottare tutte le misure idonee a prevenire l’ammalarsi del lavoratore ed anche del cliente. Penso a chi va in un albergo. Se si ammala per colpa dell’albergatore o peggio muore, valgono gli stessi principi. Per cui l’aver apparentemente risparmiato su mancate misure preventive, come quelle anti Covid 19 o altre, sanificazione dei luoghi e pratiche virtuose, diventa un azzardo molto caro”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 20 Maggio 2020

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