Cultura e Spettacoli

Tra Ionio e Adriatico l’ebbrezza dello spazio

Vi fa gola un veicolo spaziale usato? Chi voglia aggiudicarselo non ha che da recarsi il prossimo 7 maggio a Bruxelles, dove nella sede di un’antica casa d’aste, la Lempertz, verrà messo in vendita un cimelio dell’astronautica russa. La ‘VA’ (questo il nome della capsula) è andata in orbita più volte : la prima nell’estate del ’77, la seconda nel marzo dell’anno dopo ; venne poi utilizzata anche nel 1980 e nel 1982 per alcune prove di atterraggio in mare. Non è la prima volta che una capsula spaziale viene messa all’asta. Era già successo il 12 aprile del 2011, nel cinquantesimo anniversario del volo di Gagarin. Nella circostanza ad essere battuta per 2,8 milioni di dollari fu la capsula gemella della Vostok a bordo della quale andò in orbita il cosmonauta sovietico e impiegata come simulatore di volo ; se l’aggiudicò un miliardario russo. Vedremo che prezzo il banditore della Lempertz riuscirà a spuntare dalla VA. I puristi storcono il naso : la superficie esterna del veicolo è stata ridipinta per mascherare i segni di bruciatura prodotti dall’ultimo rientro in atmosfera, ma ciò non dovrebbe scoraggiare i compratori. Il valore di partenza della VA è 700mila euro. Si valuta che possa fruttare non meno di 1,4 mln di euro. Alla quale cifra bisogna aggiungere le spese di spedizione che si annunciano imponenti dal momento che parliamo di un prodotto alto più di due metri e del diametro di tre. Concorreranno all’acquisto compratori italiani? Giusto per sognare, ci farebbe piacere se appassionati pugliesi partecipassero a quella gara. Ce ne sarebbe motivo. In Contrada Manfio Mascarane, tra Casarano e Ruffano, esiste un ‘parco astronomico’. Unico in tutto il Mezzogiorno, il Parco Astronomico di San Lorenzo vanta insieme ad un planetario digitale e un osservatorio astronomico anche un Museo del Cosmonauta. La raccolta comprende tra l’altro una mostra di meteoriti, una piastra del rivestimento del ‘Columbia’, nove cimeli di alcune missioni Apollo autografate dagli astronauti che vi presero parte e una cartolina d’epoca con i timbri dell’Agenzia Spaziale Sovietica autografata da Valentina Tereskova e Yuri Gagarin. In questi giorni l’esposizione si è arricchita di campioni del menu spaziale che attende l’astronauta Samantha Cristoforetti, che il 30 novembre di quest’anno nell’ambito della Missione Futura raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale, dove resterà per sei-sette mesi ; si tratta della prima missione di una donna italiana nello spazio e della settima per un astronauta italiano. Che mangerà Samantha? Riso integrale, pollo, quinoa e sgombro. I cibi, confezionati sotto vuoto, sono stati confezionati tenendo conto della necessità d’essere consumati in condizioni di microgravità.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 2 Maggio 2014

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