Cronaca

Terlizzi, l’opposizione non vota i debiti fuori bilancio della sua precedente gestione

Le elezioni amministrative a Terlizzi si sono svolte lo scorso maggio e la maggioranza di centrodestra, che è succeduta a quella di centrosinistra dopo un’aspra campagna elettorale combattuta a suon di reciproche accuse e scontri politici senza esclusione di colpi, si era  illusa che le polemiche e le tensioni si sarebbero probabilmente concluse con la fine della campagna elettorale. E pure tra le fila della minoranza c’è chi credeva, forse, che le ostilità sarebbero cessate insieme alle elezioni di maggio. A farlo credere era stato sicuramente l’andamento delle prime sedute del nuovo consiglio, durante le quali alcuni punti all’ordine del giorno dell’assemblea cittadina erano stati approvati con il voto favorevole anche delle forze di opposizione e, quindi, all’unanimità. La tregua però tra la neo-amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Ninni Gemmato, e la neo-minoranza di centrosinistra, capeggiata dal candidato sindaco sconfitto, Michele Berardi, pare sia durata soltanto il tempo di una stagione. Quella estiva per l’appunto, poiché già con la seduta di consiglio, tenutasi dopo la pausa per ferie, il clima politico nella Città dei fiori sembra essersi nuovamente surriscaldato. Infatti, la “guerriglia” tra maggioranza ed opposizione al Comune di Terlizzi ora è ripresa come durante la campagna elettorale. Vale a dire a suon di manifesti e di vicendevoli accuse. A provocare la scintilla che ha rinfiammato gli animi tra gli schieramenti è stato verosimilmente il comportamento dell’opposizione durante l’ultimo consiglio, quando l’intero centrosinistra ha abbandonato l’Aula per non votare la delibera dei debiti fuori bilancio riguardanti alcune spese per ricorsi giudiziari promossi dal Comune al tempo in cui era amministrato dal precedente sindaco Tria e, quindi, dalle forze attualmente in minoranza.    

Infatti, l’assessore Bonaduce, che di professione è avvocato, nel corso del suo intervento svolto dai banchi della giunta, ha commentato: “I nostri predecessori hanno impugnato sentenze senza alcun possibilità di vittoria. Fu un totale spreco di soldi pubblici.” Ed è stato allora che dai banchi del consiglio, nelle fila della maggioranza, qualcuno ha evidenziato: “Decine di migliaia di euro dovranno essere corrisposte dal Comune per pagare le spese di cause attivate dalla precedente Amministrazione e puntualmente perse.” Inoltre, in Aula è stata citata addirittura la frase contenuta in una sentenza, che afferma che il ricorso è stato effettuato “In totale spregio della normativa vigente.” Un dibattito, quindi, molto duro quello sui debiti fuori bilancio che ha evidentemente indispettito l’opposizione al punto da indurla ad abbandonare l’Aula al momento del voto. E se la maggioranza non esita ad accusare le forze di opposizione di atteggiamento irresponsabile verso la città, per non aver ottemperato ad un atto dovuto, qual è l’approvazione dei debiti fuori bilancio, che per giunta sono stati causati proprio dalla precedente Amministrazione di centrosinistra, dalle fila dell’opposizione fuori del consiglio comunale c’è chi non esita a ricordare che la responsabilità di approvare l’assestamento di bilancio spetta a chi amministra. E comunque – ha rilevato qualche cittadino – l’amministrazione Gemmato ha svolto il proprio ruolo approvando quei debiti, ma non può limitarsi ad accusare l’opposizione per averli provocati quando quest’ultima amministrava il Comune di Terlizzi, poiché dovrebbe essere consequenziale inviando alla Corte dei Conti le relative pratiche. “Anzi – ha dichiarato lo stesso cittadino – dovrebbe valutare se vi sono i presupposti per promuovere un’eventuale azione di responsabilità civile nei confronti di amministratori e dirigenti comunali dell’epoca in cui furono assunte decisioni sbagliate, che poi hanno causato un pregiudizio economico alle casse comunali. E, quindi, ai cittadini di Terlizzi.” Ma a questo proposito la vicenda non è semplice, come lo è nel fare polemica politica o nell’amministrare le risorse pubbliche. Infatti, quando si tratta di accertare responsabilità amministrative e recuperare il denaro sperperato tutto diventa più complicato. Soprattutto se a promuovere l’azione devono essere quelli che, al tempo in cui l’attività pregiudizievole è stata messe in essere, avevano il dovere di richiamare l’attenzione e, quindi, denunciare, ma non lo hanno fatto.

 

Giuseppe Palella       

 

 

 


Pubblicato il 19 Settembre 2012

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