Cronaca

Ai raggi x il declassamento della discordia all’Istituto Tumori di Bari

Che sta succedendo all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari? Cosa si cela dietro il declassamento d’un servizio a favore di un altro, identico servizio nell’ambito dello stesso ospedale, se non i soliti, inconfessabili interessi, gelosie e chissà quali altri smanie che, purtroppo, in troppi casi hanno condotto la sanità pugliese bene in vista ai più piani alti della “malasanità” nazionale? Non bastavano gli affari di politici, amministratori e faccendieri, a fare della Puglia la vera maglia nera della sanità? Ma torniamo all’Istituto Tumori di Bari e in particolare al Servizio di Radiologia al “Giovanni Paolo II” poiché il consigliere regionale Nino Marmo (Popolo delle Libertà) ha deciso di vederci chiaro. E quindi ha rivolto un’interrogazione al Presidente della Regione Vendola ed all’Assessore alla Salute Gentile. Nell’atto già depositato negli uffici di via Capruzzi, tra le altre cose, si legge che “….il Direttore Generale dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” ha approvato la deliberazione n. 472 del 4 novembre 2013 con oggetto “Adeguamento al R.R. n.27 del 17.10.2012 delle denominazioni delle strutture di cui alla deliberazione n. 467 del 31.10.2013.”. La deliberazione, in pratica, declassa a Struttura Semplice la Radiologia, riconoscendo, invece, come Struttura Complessa la sezione di Radiologia interventistica. Marmo vuole vederci chiaro e osserva nella sua interrogazione che la Radiologia svolge, specie in ambiente oncologico, l’ottanta per cento della attività diagnostica e di follow-up. E pertanto non può subire un declassamento a Struttura Semplice, ma deve essere riconosciuta quale Struttura Complessa  come avviene in tutti i Presidi Ospedalieri. <

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 15 Novembre 2013

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