Cronaca

Assurdo, ancora niente gas-metano a Carbonara….

I cittadini abitanti nell’ex frazione di Carbonara di Bari, in particolare nelle Vie Garruba, II^ Traversa Antonio Quaranta e in tutta la zona adiacente la fascia ferroviaria delle Ferrovie Sud-Est (Via Vela, dopo il passaggio a livello fino a Via Fanelli, e il Centro Scolastico “F. Smaldone”, pure con sede in Via Vela) ed i legali rappresentanti dello stesso Centro Scolastico hanno più volte richiesto l’estensione della rete del gas metano alle loro abitazioni. Ma fino ad oggi, gli stessi richiedenti non hanno avuto alcuna risposta concreta e risolutiva circa le iniziative prese dai vertici aziendali dell’Azienda che eroga il Gas per la risoluzione del problema. A scendere daccapo sul piede di guerra sono Vice Segretario Regionale del Partito Repubblicano Italiano, Giuseppe Calabrese, assieme al Consigliere Comunaledel Gruppo Indipendente-Libertà, Gino Cipriani. Sono stati sempre loro, infatti, a tornare in argomento per chiedere conto del loro operato agli amministratori dell’Amgas, per conoscere lo stato della pratica relativa alle richieste formulate da cittadini-residenti di aree ritenute a lungo di natura privata dal Comune e dal Centro Audiolesi Smaldone. L’ex assessore Calabrese e il consigliere Cipriani stavolta chiedono ai dirigenti tecnici ed amministrativi di Via Accolti Gil “…quali siano i tempi necessari per risolvere il problema degli allacci per l’estensione della rete necessaria all’rogazione del gas”. Con l’ultima nota trasmessa una quindicina di giorni fa i due politici baresi hanno anche sottolineato il sopraggiungere della stagione invernale, con tutte le difficoltà annesse e connesse. “Si fa appello alla sensibilità nei confronti dei tanti cittadini che sono costretti a ricorrere a mezzi di riscaldamento più onerosi e meno opportuni anche dal punto di vista ambientale del gas metano, ed in particolare alla situazione poco felice e precaria degli ospiti del Centro Scolastico Audiolesi “Smaldone”, si legge in una delle tante lettere piovute sulle scrivanie dell’Azienda barese, sorda finora ad ogni preghiera e sollecito.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 2 Dicembre 2013

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