Cronaca

Chi gestirà la casa di riposo ‘San Francesco’?

Un’altra vertenza potrebbe allungare l’elenco della disperazione tra Bari e provincia nei servizi sociali e sanitari a favore degli anziani. La segreteria provinciale del sindacato CONFSAL, infatti, da un po’ di tempo è sceso in campo a fianco dei dipendenti della Casa di Riposo Comunale ‘San Francesco’ di Giovinazzo, sollecitando innanzitutto il Sindaco Tommaso De Palma, <<…a bandire in tempi rapidissimi la gara di appalto per la nuova gestione>>. Al centro della vertenza, dunque, la casa di riposo “San Francesco” di proprietà del Comune di Giovinazzo, un tiro di schioppo dal capoluogo, affidata da parecchi anni ad una società privata, da diversi mesi, però, in regime di . A tremare, però, da parecchi mesi sono una trentina di lavoratori, tutto personale qualificato che risiede soprattutto nell’interland barese. E che già a dicembre ha visto contrarsi sensibilmente i salari, visto che non ha ricevuto la tredicesima e altri emolumenti. Segnale evidente per i più pessimisti, addirittura, che adesso potrebbe essere a rischio il posto di lavoro anche se, come detto, il gestore privato della struttura di riposo di Giovinazzo sta stringendo i denti per garantire i servizi agli anziani ospiti. Specie dopo la scadenza del contratto di affidamento della Casa di Riposo, stipulato circa una quindicina di anni fa. I lavoratori adesso hanno deciso di entrare in stato di agitazione, come si dice, preoccupati per il proprio futuro a causa delle due gare andate deserte a seguito degli avvisi pubblicati dal Comune. A preoccupare, per dirla tutta, <>, come ripete la Confsal, anche se difficilmente qualche altra società privata potrà rilevare la vecchia gestione, o quest’ultima riproporsi, visto che nel bando pubblicato dal Comune di Giovinazzo sono compresi anche i costosissimi lavori di ristrutturazione dell’immobile. Una struttura bisognosa di interventi di riqualificazione per la tutela della sicurezza igienico-sanitaria e della sicurezza che contiene una settantina di anziani. La segreteria del sindacato autonomo, schieratosi subito a fianco dei lavoratori, ha promesso senza troppi giri di parole che <>. Ma piu’ di eventuali esposti e denunce adesso, a preoccupare, è il futuro di trentatrè dipendenti ed una settantina di ospiti anziani e anche ultraottuagenari.

Francesco De Martino   


Pubblicato il 14 Marzo 2013

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