Cronaca

Da Carbonara e Ceglie, pronti a scendere in piazza, davanti al Comune….

La richiesta, anzi, l’ennesimo sollecito per sapere da amministratori ed enti competenti, a che punto si trovi la pratica su servizi  e  sottoservizi  in  Contrada  Pozzo  d’Argento a  Carbonara  e Ceglie del Campo, è datata 2 luglio. E rifà la storia del calvario di tanti residenti e cittadini a partire dal 2 maggio 1998, allorquando numerose famiglie di cittadini abitanti nei quartieri di Carbonara e di Ceglie del Campo alla Contrada “Pozzo d’Argento” in strada Santa Maria Vi Salvi e Vico I Stazione, hanno richiesto di vedere estesa la rete della fogna bianca, della fogna nera e dell’acqua potabile alle proprie abitazioni. Si parlava anche della rete del gas metano e la sistemazione della strada con la posa in opera del dovuto manto d’asfalto ed i relativi marciapiedi, ma da quel lontano 1998 (Secolo scorso!) niente di nuovo, nulla s’è mosso. Eppure, dopo quella benedetta richiesta, sollecitato dai cittadini, si erano mossi più volte i rappresentanti del Partito Repubblicano, a cominciare dall’ex assessore comunale Giuseppe Calabrese, che presentava rispettivamente nel giugno 1998, nel dicembre 1999 e nel luglio 2000, in qualità all’epoca di Consigliere Comunale, interrogazioni scritte con le quali chiedeva l’interessamento della Civica Amministrazione affinché fossero predisposti tutti gli atti necessari a soddisfare le legittime aspettative dei cittadini residenti in Contrada Pozzo d’Argento. Inoltre, affinché risultassero più facili gli adempimenti relativi, in data 24 marzo 1999, i predetti cittadini concedevano bonariamente e volontariamente al Comune di Bari l’ex strada vicinale Santa Maria Vi Salvi e Vico I Stazione, sebbene il nuovo codice della strada (D. Leg. n.285 del 30.4.1992, art. 2 comma 6 lettera d) facesse già obbligo di manutenzione ai Comuni sulle strade vicinali. Ecco perché Calabrese, Leonardo Lariccia e Michelangelo Milella, anche gli ultimi due in nome e per conto dei residenti, hanno nuovamente interessato Sindaco Emiliano, assessori, tecnici e funzionari di Comune di Bari e aziende collegate, ognuna per la parte di propria competenza, per conoscere <<…lo stato della pratica relativa alla richiesta formulata dai suddetti cittadini dei Quartieri  di Carbonara e Ceglie del Campo ed i tempi necessari perché vengano colmate le gravi lacune di cui innanzi è cenno, onde evitare tutti i disagi ed i disservizi ad esse connessi. Ciò al fine di garantire la fruibilità di servizi indispensabili come quelli della fogna bianca, della fogna nera, dell’acqua potabile e del gas metano di cui gode oramai la quasi totalità dei cittadini baresi- anche ai residenti in Contrada “Pozzo d’Argento” in Strade Santa Maria Vi Salvi e Vico I° Stazione>>, si legge nell’ultima, accorata missiva. In cui si fa presente che le opere necessarie per le strade ex vicinali esistenti in detta Contrada, potrebbero essere finanziate con i fondi destinati per la manutenzione delle Strade previsti dalla Legge Regionale n. 1575 del 28 ottobre 2004, oppure con i fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia a seguito della calamità naturale abbattutesi in Terra di Bari nello mese di ottobre 2005. Ma nell’ultima missiva indirizzata a Comune ed enti collegati, si fa presente che in questi giorni sono in corso “lavori di messa in opera della fogna in Contrada Votano (Strada Votano) e in Contrada Cristo Risorto (Via Lamie e Via Monacelli) nel Quartiere di Ceglie del Campo. Perciò, scrivono ancora Calabrese, Lariccia e Milella, <<…sarebbe opportuno considerare la possibilità di abbinare le su menzionate istanze con i lavori in corso al fine di ottenere un considerevole risparmio di tempi, energie e costi, con la risoluzione del problema>>. Bisogna dire, infine, dato l’elevato numero di istanze precedentemente avanzate dai residenti in Strada Santa Maria Vi Salvi e Vico I° Stazione che, permanendo le condizioni di assoluta inerzia da parte delle Autorità interessate dagli attivisti repubblicani, i cittadini sono pronti a manifestare pubblicamente il proprio dissenso presso il Palazzo di Città nei medi e tempi previsti dalla vigente normativa. Manifestazione civile e pacifica, finchè dura ancora la pazienza di cittadini che pagano tasse ed imposte e non vogliono continuare ad essere considerati di serie B….

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 5 Luglio 2013

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