Cronaca

Dopo tante chiacchiere e bugie esaminiamo le carte ufficiali

Continua la tragicommedia del mancato interramento dei binari a Palese e Santo Spirito ed ogni giorno il copione riserva delle sorprese che gli amici di merenda del comune di Bari e della Regione Puglia si sono ben guardati da fornire a giornali e televisioni .Fa comodo dare in pasto ai cittadini le notizie che convengono per giustificare certe decisioni  sugli interventi da fare e quelle da “sotterrare”, è il caso di dire, come l’interramento dei binari a Palese- S.Spirito.Esaminiamo i fatti  desunti dal sito ufficiale del ministero delle infrastrutture e trasporti ed in particolare  la pagina delle opere on line. Qui troviamo la notizia che interessa  il nodo di Bari  II° Lotto funzionale Bari Sud (variante tratta Bari C.le – Bari Torre a Mare) .L’intervento consiste nella realizzazione di una variante della linea ferroviaria in uscita dalla Stazione di Bari Centrale in direzione sud. La variante si affianca al tracciato delle Ferrovie Sud Est per porsi agli estremi del territorio comunale con ritorno sulla linea esistente in prossimità della stazione di Bari Torre a Mare. L’estesa dell’intervento ha una lunghezza di circa 10,2 km. Riguardo ai dati economici finanziari (dato molto interessante) si fa riferimento al contratto di programma Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) delibera Cipe  (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) del 20 gennaio 2012 . Costo totale: 391,00 milioni di euro (importo relativo all’aggiornamento 2009 del Contratto di Programma RFI  . Risorse disponibili contratto Programma RFI: 291 milioni di euro  e , un dato sconosciuto a molti, un’aggiunta di 100 milioni di Euro finanziato con risorse FAS (Fondi Aree Sottoutilizzate) regionali.Di conseguenza , in un certo senso la Regione ha favorito e privilegiato “sua sponte”  l’intervento su Japigia sottraendo risorse dai fondi FAS che, ricordiamo ,è l’acronimo di FONDI AREE SOTTOUTILIZZATE e sono fondi dell’unione europea in parte elargiti direttamente alle regioni. Per quanto riguarda il progetto preliminare, sempre dal sito ministeriale, c’è stato l’inoltro alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti . L’istruttoria è completata ma affinché possa essere inviata al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per la relativa approvazione è necessario attendere che l’aggiornamento 2009 al Contratto di Programma termini il suo iter. Per i tempi, notizia divulgata ampiamente da Minervini & C ,  gara prevista: secondo semestre 2013 ,inizio lavori: primo semestre 2014,  fine lavori previsto secondo semestre 2019.Tutt’altra storia  la questione dell’interramento a Palese e Santo Spirito  dove  oggi, attraverso le news sul sito ministeriale sopracitato, scopriamo delle interessanti novità che potrebbero essere l’esatta chiave di lettura per scoprire le vere cause del mancato intervento in Prima Circoscrizione. L’intervento , è scritto sul sito, consiste nell’interramento della linea Ferroviaria Adriatica nella tratta Bari S. Spirito – Palese e “nella realizzazione della Nuova Stazione di Bari Smistamento con annesso nuovo Fascio di Arrivi e Partenze a servizio degli scali di Bari Lamasinata, Scalo Ferruccio, Fascio ASI e il nuovo Interporto”.L’intervento ha uno sviluppo complessivo di circa 8,1 km di cui 5,6 km per l’interramento e 2,5 km per il nuovo fascio merci di Bari Smistamento. E’ la prima volta che scopriamo come l’interramento dei binari non era  un’opera singola bensì strettamente legata ad un altro grosso intervento che, guarda caso, fa salire e di molto il costo complessivo , invece dei 400 milioni di euro previsti  la cifra sale ed di parecchio e cioè (dato ufficiale) 633 milioni di euro (importo relativo all’aggiornamento del Contratto di programma RFI)  di cui disponibili solo 7 milioni di euro  per la progettazione, che comunque , da quello che ci risulta, manco quest’ultima  è stata avviata. I finanziamenti ad oggi disponibili, è scritto sempre sul sito ministeriale, si riferiscono esclusivamente alla progettazione della parte Nord del Nodo di Bari e la mancanza di coperture complessive impedisce ad oggi la presentazione al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) di ogni proposta progettuale.Ora il quadro appare più chiaro e potrebbe spiegare le vere ragioni del mancato intervento ferroviario a Palese e S.Spirito , non le terroristiche  argomentazioni sull’abbattimento di case e palazzi, non le difficoltà tecniche ma solo ed esclusivamente  la volontà politica  di privilegiare Bari Sud e un aggravio di spesa per Bari Nord di quasi 250 milioni (Nuova stazione di Bari) rispetto ai 400 milioni previsti .Chi e quando ha messo insieme interramento e realizzazione della nuova stazione ? Fino a Dicembre 2010 per Bari Sud e Bari Nord era tutto OK per i vari ministeri. C’è stata una precisa volontà politica per favorire  un intervento a scapito dell’altro? Perché i toni trionfalistici degli onorevoli Boccia, Ginefra , sindaco  Emiliano, Assessori Sannicandro, Minervini, Loizzo  per l’approvazione del progetto di Bari Sud senza nessun accenno  a quello di Bari Nord? Troppi interrogativi che attendono delle risposte  e che  forse, dicono alcuni cittadini, si potrebbero stimolare anche attraverso un esposto circostanziato alla Procura di Bari, per conoscere finalmente  la verità sulla questione.

 

 

Gaetano Macina


Pubblicato il 17 Gennaio 2013

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