Cronaca

“E’ necessaria una nuova governance che parta dalla lotta alle disuguaglianze”

La cerimonia inaugurale dell’anno accademico rappresenta da sempre un momento solenne durante il quale si rievocano le iniziative dell’Ateneo e si fa il resoconto degli obiettivi raggiunti e di quelli da raggiungere nel breve periodo. Nel corso della cerimonia, il Magnifico Rettore, attraverso la sua relazione lascia trasparire alcuni spunti sulla politica che l’Ateneo intende adottare sulla base delle sue esigenze interne, anche alla luce delle direttive ministeriali.

Quest’anno la celebrazione si è svolta presso la Legione allievi della Guardia di Finanza alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ospite a Bari per il G7 delle Finanze dall’11 al 13 maggio,  il quale ha tenuto una lectio magistralis sul tema: “L’Europa inclusiva: il ruolo del capitale umano” .

La cerimonia dell’anno accademico appena inaugurato, è cominciata come sempre con la relazione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Antonio Felice Uricchio, che ha presentato un programma ricchissimo e particolarmente stimolante per gli studenti dell’Ateneo barese, programma volto a garantire la promozione di strategie per l’innovazione didattica che possano favorire la creatività, il trasferimento tecnologico e il senso comunitario e identitario. Il Rettore ha affermato che: “formare il capitale umano è un lavoro impegnativo, ma al tempo stesso meraviglioso. È un impegno che richiede dedizione e passione, ma anche risorse sia umane che finanziarie”. L’Università di Bari, ha finalmente raggiunto il pareggio di bilancio, affrontando anche scelte difficili ma necessarie, ed è per questo che –  ha proseguito Uricchio –  “chiediamo l’erogazione di maggiori risorse da investire su tre principali ambiti: il diritto allo studio degli studenti meritevoli e senza mezzi; un nuovo più consistente piano di ricercatori e misure di carattere perequativo in favore delle università delle aree in ritardo di sviluppo”.

Il Rettore ha sottolineato che: “l’11 maggio nella nostra città avrà inizio il G7 economia, un appuntamento che la comunità accademica  vuole salutare e accompagnare anche con questa manifestazione e con un programma di temi scientifici dedicato all’economia digitale, alle diseguaglianze, alla sostenibilità e all’innovazione come fattore di crescita”.

Uricchio ha infine ringraziato il ministro Padoan per la sua presenza a Bari e per la scelta del tema della sua lectio magistralis e tutti i presenti che hanno accolto il suo invito a partecipare ad una giornata speciale ed importante, anche perché rievoca il39esimo anniversario della morte di Aldo Moro, al quale è dedicato l’Ateneo in cui fu studente e docente e al quale l’ Ateneo barese deve il suo sviluppo straordinario.

Presenti alla cerimonia anche Skender Topi, immigrato albanese sbarcato a Bari con la nave Vlora nell’agosto del 1991 assieme ad altri 20mila migranti, laureatosi in medicina a Bari ed ora rettore dell’università di Elbasan; Roberto Garofoli, Capo di Gabinetto del Ministro dell’Economia e delle Finanze;

Gaetano Manfredi, Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane; Federico Gallo, Direttore Generale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Loredana Napolitano, Personale Tecnico Amministrativo e Vittorio Spiga, Presidente del Consiglio degli studenti che ha sintetizzato tutto il suo discorso con una frase d’effetto: “Vogliamo un Risorgimento dell’Università italiana affinché si possa divenire maggiormente competitivi, affinché i giovani non si vedano costretti ad allontanarsi dalla propria terra, affinché i circa 10.000 euro che l’Università spende per ogni studente non siano soldi sprecati, ma denaro ben speso un vero e proprio investimento in capitale umano”.

Molto interessante l’intervento del ministro dell’Economia il quale ha sottolineato che: “intendiamo essere i primi a mettere al centro inclusione sociale e sostenibilità ambientale. Bari e la Puglia nei prossimi tre giorni costituiscono il perno dell’economia mondiale”. Il ministro Pier Carlo ha anche anticipato i temi del G7: “lotta alla disuguaglianza in favore dell’inclusione sociale”. Temi che, come sottolinea Padoan, “sono stati fatti propri anche dal governo italiano, che ha deliberato di assumersi la responsabilità di un investimento nel settore indipendentemente dalla crescita del Pil”.

Il ministro delle Finanze ha ribadito che: “è necessaria una nuova governance che parta dalla lotta alle disuguaglianze e alla disoccupazione e che incentivi politiche strutturali alla crescita. Devono essere promossi investimenti che possano sostenere la crescita di lungo periodo. Per riportare l’Unione europea verso un simile processo di crescita occorre sorreggere anche gli investimenti privati con misure come Industria 4.0. Con le riforme si devono eliminare gli ostacoli agli investimenti e si devono correggere gli incentivi  erogati in modo scorretto e inadeguato. Vi deve essere una maggiore condivisione dei rischi tra i diversi Paesi per riuscire ad ottenere una crescita sostenibile”.

La Presidenza italiana del G7 – ha detto ancora – sta promuovendo l’idea che i governi debbano adottare politiche finalizzate a rispondere all’aspettativa dei cittadini di migliorare le proprie condizioni di vita. Per rispondere a questa esigenza abbiamo proposto un programma su tre pilastri: la tutela dei cittadini; la sostenibilità economica, ambientale e sociale e riduzione delle disuguaglianze; e innovazione, competenze e lavoro nell’era della Nuova Rivoluzione della Produzione”.

Infine si è rivolto agli studenti e ha detto loro: “ Siete voi il capitale umano, siete voi il nostro futuro”.

Stimolante anche l’intervento del Prof Topi che ha sottolineato come l’Università di Bari sia stata la prima a mettere in piedi una politica di intervento volta anche all’accoglienza, attuando un progetto che ha reso possibile la crescita del suo Paese. Queste le sue parole di ringraziamento: “nel mio Paese adesso i risultati si vedono e coloro che hanno studiato qui trent’anni fa, adesso sono diventati i protagonisti della rinascita. Senza il progetto dell’Università di Bari non saremmo riusciti ad arrivare a questo punto. Per me è un onore portare il saluto della università di cui sono Rettore”

Il Rettore Uricchio al termine della conferenza ha dichiarato ufficialmente aperto il nuovo anno accademico e ha ricordato gli eventi UNIBA for G7 cominciati a partire dal 10 pomeriggio e nelle giornate successive ai quali parteciperanno:  Angus DEATON, premio Nobel per l’economia 2015; Philippe AGHION, prof. della Harvard University; Robert LEONARDI, prof. della Paul University in Chicago; Francesco BOCCIA, Presidente della Commissione Bilancio della Camera; Mustapha K. NABLI, past Governor Central Bank of Tunisia; Barbara DEGANI, Sottosegretario Ministero dell’Ambiente.

 

 

Marina Basile

 


Pubblicato il 11 Maggio 2017

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