Cultura e Spettacoli

Giuseppe De Nittis, impressionismo e originalità

 

In via Cialdini, a Barletta, si leva Palazzo della Marra. Si tratta di un edificio di origine e stile rinascimentale che ha ospitato le principali famiglie aristocratiche del luogo tra cui, nel Seicento, i Della Marra. Questa facoltosa famiglia apportò all’immobile quelle migliorie architettoniche che ancora oggi si possono ammirare. Appartenente al demanio dello Stato dal 1958, Palazzo della Marra è dal 2007 sede della Pinacoteca Giuseppe De Nittis. La raccolta (donata 103 anni fa al Comune di Barletta da Léontine Gruvelle, vedova del pittore), inizialmente alloggiata nell’ex Convento dei Domenicani in via Cavour, venne poi spostata nelle sale poste al primo piano del Castello federiciano. Ma il tasso di umidità del pur restaurato maniero, che sorge a ridosso del mare, sconsigliò la permanenza di quelle preziose tele e ne suggerì il trasferimento, ora definitivo, a Palazzo della Marra. Si attende oggi un buon afflusso di visitatori al civico 74 di via Cialdini, ricorrendo il 170esimo anniversario della nascita del grande pittore barlettano. I visitatori potranno ammirare anche le tre tele (‘Figura di donna’, ‘Effetto di neve’ e ‘Perla e conchiglia’) che dal 9 luglio al 9 ottobre di quest’anno saranno in esposizione presso il World Art Museum di Pechino. Intanto dovrebbe aver fatto ritorno alla Galleria d’Arte Moderna di Milano ‘Pranzo a Posillipo’ (nell’immagine), un olio su tela di cm 112×172 che fino a quattro giorni fa è stato esposto a Bari nei locali del Teatro Petruzzelli nell’ambito di ‘La poesia della tavola. Da Giuseppe De Nittis a Felice Casorati’, un percorso tra i grandi artisti che fra Ottocento e Novecento rappresentarono il rito del cibo nella quotidianità borghese e contadina. Questi ultimi riconoscimenti confermano il processo in atto di valorizzazione internazionale del pittore pugliese. In precedenza erano state dedicate a De Nittis due importanti retrospettive : al Petit Palais di Parigi, fra il 2010 e il 2011, e a Palazzo Zabarella a Padova dal 19 gennaio al 26 maggio 2013. Eventi che vanno in parallelo con un florilegio di monografie concordi nel riconoscere al percorso di De Nittis un’originalità che fa del suo impressionismo un’espressione alta di questo indirizzo, invece che minore, come per troppo tempo sostenuto, rispetto ai Monet, ai Manet e ai Degas. E visto che siamo in tema di omaggi, ci pare il caso di ricordare ‘Mannaggia’, uno spettacolo per attore e fisarmonica che Roberto Petruzzelli, un altro pugliese, dedicò qualche anno fa a De Nittis. E infine qualche curiosità : quanto può valere un De Nittis? Nel giugno del 2007 ‘Signora napoletana’, un olio su tela di 95×75 cm. proveniente da una raccolta privata romana, è stato aggiudicato ad un’asta della Christie’s per 300mila sterline, pari a circa 460mila euro al cambio dell’epoca. Si dice che l’anonimo acquirente sia un facoltoso barlettano…

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 25 Febbraio 2016

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