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Il discorso motivazionale di Decaro ai giocatori ha dato la spinta in più

“Non so cosa dirvi davvero, tre minuti, alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta.Io però non posso farlo per voi… Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta… Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. è tutto qui” questo è una parte del discorso motivazionale durato quattro minuti e mezzo di coach Tony D’Amato interpretato dal grande ‘Al Pacino’, nel film diventato un cult e must per gli appassionati sportivi, intitolato ‘Ogni maledetta domenica’. Mercoledì ad un’ora dalla gara o poco più è avvenuto questo, il presidente Luigi De Laurentiis, in una sala riunioni all’interno del San Nicola ha fatto lasciare un messaggio dal sindaco di Bari, anche primo tifoso biancorosso, ai giocatori e gruppo squadra, che lo hanno ascoltato con le stesse facce cattive dei giocatori attori di football del film, solo che mercoledì era realtà e la gara secca è stata vinta con merito dai biancorossi per 3-1, con un risultato che sarebbe potuto essere anche più ampio. Il discorso motivazionale del Primo Cittadino Decaro durato 6 minuti e mezzo, ha parlato di sacrificio, del valore della vittoria e di umiltà da parte di tifosi biancorossi al nord che si sono abituati a vedere vincere la propria squadra del cuore e soffrono in silenzio aspettando giorni migliori; ‘i tifosi biancorossi – ha detto il sindaco, ndr – non aspettano altro che gioie’, ed è stato citato al momento opportuno il Bari della Meravigliosa stagione fallimentare, la dignità di quei ragazzi applauditi come eroi all’aeroporto anche dopo essere stati eliminati. Nel derby contro il Foggia, si è visto un Bari perseverante, compatto in difesa, salvo qualche sbavatura ma normale contro un Foggia di giocatori dinamici, a tratti annullati, e soprattutto una squadra che ha fatto un possesso concreto, volto ad arrivare in porta, Domenica si ritorna in campo, anzi i biancorossi agli ordini mister Auteri non hanno perso tempo perché ieri tra palestra e campetto all’antistadio sono tornati ad allenarsi tra lavoro di scarico e ri-attivazione muscolare, Ad aspettare al varco il Bari ci sarà la FeralpiSalò, squadra coriacea che gioca un buon calcio e che in uno stadio piccolo ma caloroso, ci terrà a voler fare la partita della vita, ma i Galletti dovranno alzare la cresta e continuare a giocare per quel ‘centimetro’ che fa la differenza e che solo così si potrà riscattare una stagione che tutti si aspettavano diversa, compreso loro stessi che scendono in campo. Un Bari ‘cazzuto’ e spavaldo come lo si è visto. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 21 Maggio 2021

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