Cronaca

“Il tasso di letalità del virus non è cambiato rispetto a ottobre”

“Il tasso di letalità del virus non è cambiato rispetto a ottobre. Provvedimento di lockdown ingiustificato dal punto di vista medico”: lo dice in questa intervista al Quotidiano il noto virologo professor Giulio Tarro.

Professor Tarro, è arrivata la stretta governativa. La valuta giustificata?

“No. Lo dicono i dati che vanno letti con attenzione e senza emotività. I positivi, nella maggior parte dei casi asintomatici e dunque non necessariamente malati sono circa 19.000, con una raffica di tamponi insensata. Quello che rileva non è il numero dei positivi, ma la letalità e constato che è la stessa dell’otto ottobre, nessun cambiamento, anzi a dirla tutta, una recente ricerca americana e altra britannica di Leorn Horwitz e Bill Mateen riportano che rispetto alla cosiddetta prima fase la mortalità è calata dal 25,6 al 7,6 per cento. Questi sono dati, non opinioni personali”.

Ma i tamponi…

“Stiamo facendo una caccia inutile all’asintomatico e per fortuna il professor Palù, grande virologo, dice le mie stesse cose da tempo ormai. Con questa storia del Covid, inoltre, trascuriamo pericolosamente altre patologie, rinviamo le cure o gli interventi, penso alle malattie tumorali. Ogni giorno in Italia muoiono 600 persone per problemi cardiaci e 500 per cancro. Molti di più rispetto al Covid e non si grida a nessuna emergenza”.

Pensa ci siano motivi poco chiari?

“Io faccio il medico e non spetta a me parlare di questo. Di sicuro, so che sono preoccupato per le ripercussioni sociali e i fatti di Napoli dicono che siamo su una polveriera”.

Bar e pizzerie chiusi alle sei…

“Cosa insensata dal punto di vista medico, il virus non ha orari. Il solo vero rimedio da scegliere è quello svedese con l’immunità di gregge, salvaguardando e difendendo gli anziani, stando attenti a loro, proteggendoli”.

Un anziano che cosa deve fare?

“Abbassare le occasioni di contagio al minimo, meglio rimanere a casa e ridurre le uscite”.

Mascherine?

“Vanno usate con criterio, le devono indossare i malati e i medici. All’aria aperta solo se è impossibile mantenere il distanziamento e in assembramenti. Ovviamente nei trasporti e ambienti confinati”.

Gel delle mani?

“Utili, ma senza esagerare. Sono prodotti chimici e possono causare problemi alla pelle”.

Che cosa pensa del sistema informativo?

“Genera panico inutile, al limite del terrore che notoriamente abbassa le difese immunitarie. Ricordo che noi medici siamo tenuti a rasserenare i pazienti. Vedo che molti stanno diventando ipocondriaci e sono ormai nel panico, sbagliato. Le cure contro il Covid ci sono e all’ inizio hanno sbagliato le terapie e gli approcci, si spiegano così i morti”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 28 Ottobre 2020

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