Cultura e Spettacoli

Io Tarzan, tu Jane…

Il 9 luglio 1922, cento anni fa, ad Alameda, un piccolo centro affacciato sulla baia di San Francisco, una cinquantina di nuotatori si disputavano il diritto di entrare a far parte della selezione olimpica USA in vista delle Olimpiadi di Parigi del 1924. Nessuno aveva dubbi: primo si sarebbe classificato un giovanottone di origine tedesco-romene, nato a Timisoara nel 1904 ed emigrato negli USA quando non aveva neanche dodici mesi e che l’anno prima ai campionati statunitensi per dilettanti aveva stracciato tutti sulle 50 yarde stile libero. Quella giovane promessa non deluse le attese, anzi fece di più, stabilendo il nuovo record mondiale sui cento stile libero : 58 secondi e 6 decimi. Per la prima volta un uomo aveva abbattuto il muro del minuto su quella distanza. Era nata una stella, Johnny Weissmüller. Complessivamente il nuotatore statunitense vinse 5 ori olimpici, 52 titoli nazionali e stabilì 67 record mondiali. Chiusa la carriera sportiva, ne aprì un’altra altrettanto fortunata nel cinema. Tra il 1932 e il 1948 girò dodici film nei panni di Tarzan guadagnando due milioni di dollari. Abbandonato il ruolo di Tarzan, Weissmüller passò dal perizoma agli abiti interi, pur rimanendo nella giungla. Nel 1948 uscì ‘Jim della jungla’ per la Columbia Pictures, a cui fecero seguito fino al 1954 altri 15 film con lo stesso personaggio. La storia di Johnny Weissmüller ricorda alquanto quella di Carlo Pedersoli, che fu il primo nuotatore italiano a scendere sotto il minuto nei 100 stile libero, ma con 28 anni di ritardo rispetto al collega statunitense (ciò avvenne a Salsomaggiore il 19 settembre 1950). Abbandonato lo sport (partecipò alle Olimpiadi di Helsinki, di Melbourne e di Roma), Pedersoli intraprese una carriera di attore anche più lunga di quella di Weissmüller interpretando quasi sempre da protagonista una cinquantina di film col suo nome d’arte : Bud Spencer. In coppia con Terence Hill diede vita ad una coppia storica del cinema italiano. Di quei giorni però conservò sempre un retrogusto amaro a causa dell’indifferenza manifestata dalla critica : «In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo, nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival» (da ‘Altrimenti mi arrabbio: la mia vita’, biografia ufficiale pubblicata nel 2010). Anche la critica statunitense non fu mai tenera con Weissmüller, ma il più celebre Tarzan del grande schermo seppe sempre ridervi su : «Come può un tizio arrampicarsi sugli alberi, dire “Io Tarzan, tu Jane” e guadagnare milioni? Il pubblico perdona il mio modo di recitare perché sa che sono stato un atleta. Sanno che non sono un impostore.»

 

Italo Interesse


Pubblicato il 9 Luglio 2022

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