Cronaca

La rabbia dei cittadini per la mancata raccolta differenziata

Potrebbe tornare presto lancia in resta, il comitato di quartiere Carrassi, sull’abolizione dei Municipi e “Class action” collettiva conseguente alla risposta ricevuta dal Comune di Bari alla diffida sul mancato raggiungimento dei risultati nella Raccolta differenziata dei rifiuti, subito dopo l’estate scorsa. Tutto ciò considerato che il Comune di Bari continua a trincerarsi dietro un ostinato silenzio sui dati circa gli obiettivi raggiunti. Come si sa, Leonardo Scorza e Vincenzo Madetti, presidente e vice del comitato di cui sopra, hanno fatto bene i conti e approfondito le norme in materia di rifiuti e raccolta differenziata, constatando come l’Amministrazione Comunale continui a spacciare una raccolta di Multimateriale per Raccolta Differenziata. Cosa quest’ultima che, chiaramente, prevede tutt’altro approccio al sistema di gestione dei rifiuti. Ora, al netto dei proclami dell’Amministrazione guidata dal sindaco Decaro e dall’assessore Petruzzelli, occorre precisare che l’ultima percentuale validata dalla Regione Puglia di raccolta di Multimateriale per Bari è del 32,96% come si evince dall’allegato N. 1 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia N. 2 del 14/01/16, tale percentuale è stata ricavata dall’invio, da parte del Comune di Bari, dei dati sulla produzione di rifiuti con protocolli N. 231585 del 30/09/15 e N. 270223 del 10/11/15 (vedasi allegato N. 2). Inoltre, fanno notare Madetti e Scorza, i grafici sbandierati dai tecnici dimostrano “inequivocabilmente” che le percentuali di raccolta di Multimateriale a Bari continuano a essere chiaramente illegali. Motivo? Beh, basta scorrere i dati, ben lontani da ciò che è contemplato dall’art. 205 della legge 152/2006 che prevede una quota di Raccolta Differenziata minima del 65% al 31/12/12. Ma non basta. A ulteriore dimostrazione di quanto affermato dal Comitato di Quartiere Carrassi, a margine della diffida già notificata all’inizio di questa estate, si rileva che l’attuale sistema presenta degli evidenti limiti e che entro il 2016 il Comune avvierà la Raccolta Differenziata porta a porta inizialmente in alcuni quartieri e successivamente all’intera città. <>, incalzano i battaglieri rappresentanti del comitato di quartiere. Meravigliati, peraltro, dall’analisi dei dati 2015 ISPRA che dimostrano quanto sia diffusa l’incompetenza da parte delle pubbliche amministrazioni in materia di gestione di rifiuti, visto che il Comune di Bari è in buona compagnia, in quanto ad obiettivi non raggiunti sulle percentuali di raccolta differenziata. Tuttavia, ma sindaco e assessore al ramo lo sanno bene, le leggi vanno rispettate, a prescindere che il soggetto sia semplice cittadino o pubblica amministrazione. Conclusione? Il Comitato di Carrassi e San Pasquale non ha paura di tornare in prima linea, pronto a chiedere, con ancora più determinazione, che l’Amministrazione Civica provveda finalmente a compensare ai cittadini del quartiere e dell’intera città la maggior imposta di Ecotassa inserita nella Tari. E che gli venga solo addebitato il costo minimo previsto per legge, attuando per altro verso un piano di recupero, raccolta e riciclo dei rifiuti in ossequio ai principi imposti dalla normativa ambientale vigente, idoneo a raggiungere gli obbiettivi fissati dal codice ambientale. In mancanza, come minacciano infine Leonardo Scorza e Vincenzo Madetti, e cioè nel caso in cui l’amministrazione comunale non accolga entro i termini indicati nella diffida le istanze avanzate, si potrebbe finire dinanzi ai giudici.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 20 Gennaio 2017

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