Cronaca

“La versione Calderoli è sbagliata e incostituzionale. Va rivista”

“Non sono contro l’ autonomia differenziata, sia ben chiaro. Ma quella approvata di recente secondo la versione Calderoli è sbagliata e incostituzionale. Va rivista”: il noto e affermato docente di diritto costituzionale all’ Università di Bari e avvocato amministrativista di grido, professor Aldo Loiodice fa le pulci alla normativa sull’autonomia differenziata.

Professor Loiodice, intanto che cosa è e in che cosa consiste l’autonomia differenziata?

“Parliamoci chiaro. Il concetto non è sbagliato e io non sono contro questo istituto in linea di principio. Anzi, se ben attuato è persino utile. E’ uno strumento con il quale le regioni chiedono di risolvere autonomamente e per conto loro i propri problemi, tuttavia lo devono fare con apposite e rigorose leggi applicative non con una sola e centrale. In poche parole la Puglia potrebbe invocare di valorizzare autonomamente il turismo con relativo gettito di entrate, la Sicilia un altro aspetto e così via. Però occorrono esigenze reali e documentate, non cervellotiche e sulla carta”.

In caso contrario che cosa accade?

“Se lasciamo le cose come stanno, rischiamo di minare l’ unità dello Stato che è un principio costituzionale. E il risultato, sbagliato e giuridicamente infondato, è la revisione o meglio il cambiamento del principio di unità nazionale fatto con una legge ordinaria. Una bizzarria giuridica visto che per modificare norme della costituzione occorre una legge costituzionale e non ordinaria”.

Ove questa autonomia venga approvata esiste la possibilità di una impugnativa?

“Certamente sì. E’ assai verosimile che intervenga la Corte Costituzionale per una declaratoria di illegittimità. A mio avviso l’ autonomia targata Calderoli è palesemente in violazione della Costituzione in quanto lede gli artt. 3, 116, 119, 32, 34”.

Per quale motivo?

“Penso alla sanità. Oggi la sanità è diretta a livello centrale come linee guida dallo Stato in concorrenza con la regione, insomma troviamo un sistema misto Stato regione. Ove passi questa autonomia il cittadino di Bari rischia di avere un trattamento sanitario differente e direi peggiore rispetto a quello lombardo, lo stesso dicasi per il trasporti e per l’ istruzione. Certe materie devono restare a rigoroso controllo statale senza che si mini la pari dignità e il pari trattamento dei cittadini. Il medesimo discorso possiamo farlo per le infrastrutture dove in effetti già oggi abbiamo un Paese a doppia velocità”

Chi viene danneggiato da questa riforma?

“Non vi è il minimo dubbio che siano danneggiate e parecchio le regioni meridionali. Questa è una riforma in salsa nordista e non va bene. Penso anche al gettito fiscale che favorirebbe le regioni del nord. Lo ricordo ancora: il Paese è uno e non divisibile, non possiamo far passare un concetto sbagliato di autonomia che attenta a questo principio costituzionale. Vogliono farlo? Ci provino con una legge costituzionale. L’ attuale è inadeguata, in violazione di norme e incostituzionale”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 16 Febbraio 2023

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