Cronaca

Mercato occupato e Ici: la retorica della legalità

“Da qualche giorno abbiamo un nuovo membro tra le fila dell’opposizione: il signor Michele Emiliano che non si è accorto di essere il Sindaco di questa città e fa opposizione a se stesso, prendendosela con burocrati, poliziotti e assessori”. Con accentuato sarcasmo Domenico Cea, coordinatore della coalizione di centro destra, ha introdotto i motivi di dissenso sulle scelte amministrative della Giunta di Michele Emiliano. Attorno al tavolo della riunione, tenutasi ieri nella sede di via Cairoli, erano presenti quasi tutti, compreso l’ex sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia, arrivato a sorpresa poco dopo l’inizio dei lavori. “Gli abusivi festeggiano in maniera pubblica una illiceità – ha affermato Domenico Cea, mostrando le locandine che invitano alla festa in programma per stasera al mercato coperto di Poggiofranco, a un anno dalla sua occupazione- Il sindaco non può dichiararsi garante della legalità se consente a questi ragazzi di occupare abusivamente strutture pubbliche”. Dal 31 maggio 2010 un collettivo di ragazzi si è impadronito dell’immobile, abbandonato ormai da anni dai piccoli commercianti a causa degli alti costi di gestione, con l’intento di creare, a proprie spese, un luogo di aggregazione, un laboratorio di idee in cui dare spazio anche a forme carsiche di cultura, a riflessioni e temi spesso assenti tra i consueti confronti. Nel corso dell’anno sono stati organizzati cineforum partecipati, dibattiti e concerti serali che, tuttavia, in molti casi hanno disturbato i residenti della zona. I consiglieri di centro destra, raccogliendo le lamentele del vicinato, sei mesi fa hanno depositato un esposto in procura per sgomberare l’immobile, senza aver ancora ottenuto una risposta. Il sindaco Michele Emiliano, dal canto suo, ha conservato un atteggiamento di ambivalente demagogia. Sulla situazione del mercato ,infatti, si alternano notizie di intervento immediato da parte della polizia (come quella annunciata il venticinque marzo scorso), che ben interpreta il sentimento dei residenti, stanchi di ‘grida e schiamazzi’, a momenti di silenzio da parte dell’amministrazione comunali. Ad oggi un tentativo di risoluzione, portato avanti dall’assessore Palmiotti, è stato quello di pubblicare un bando per l’assegnazione legale dell’immobile. “Non è possibile – ha replicato il coordinatore delle opposizioni – che un terzo acquisisca un diritto su quella struttura solo dopo aver vinto un bando, quando è occupata abusivamente e andrebbe sgomberata immediatamente”. Un problema di legalità dunque, sul quale, a turno, si sono espressi tutti i consiglieri di centro destra. O almeno questa la veste regale con cui è stato presentato il dissenso, sebbene non mancasse anche una vena di risentimento nei confronti della recente accusa mossa loro dal sindaco Emiliano per ‘provocato allarme’, a seguito del sopralluogo fatto qualche settimana sullo stato della spiaggia di Torre Quetta. “Le amministrazioni di centro-sinistra – ha dichiarato Costantino Monteleone – hanno una giustizia double face: quando atteggiamenti contestabili sono tenuti dal centro-destra si interviene con molta severità, quando si tratta della loro fazione fanno finta di niente”. “E’ strano che un uomo di diritto continui a tollerare gravi sacche di illegalità nella nostra città” ha aggiunto Vito Lacoppola rincarando la dose di criticità. Quel che è certo, al di là dei discorsi spesso retorici sulla legalità, medesimo vessillo di maggioranza e opposizione, è che Bari soffre della mancanza di luoghi di aggregazione, sedi per le attività di associazioni culturali e di volontariato, spazie aperti e liberi di confronto.Il secondo argomento sul quale si è espressa l’opposizione riguarda i mal di pancia interni alla maggioranza, nati dal confronto tra il sindaco e il suo assessore Giovanni Giannini. Oggetto del diverbio, una lettera informativa mandata a tutti i cittadini sulla questione dell’ICI. “Non ricordo una lettera cos’ complicata dal punto di vista fiscale, e sfido un anziano alla comprensione. – Ha affermato Francesco Meleleo – Potevano solo dire che è cambiato il gestore ma le modalità di pagamento sono rimaste uguali a quelle degli anni precedenti.” Un gesto troppo zelante dal punto di vista amministrativo che ha creato confusione e perplessità tra i cittadini, al quale adesso si sta cercando di rimediare.
Lucia De Crescenzio
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 28 Maggio 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio