Sport

Mignani: “Viviamo questa fase finale con grande entusiasmo”

Il tecnico biancorosso chiede un altro sforzo per archiviare il discorso terzo posto

Il Bari torna in campo per gli ultimi 180’ minuti della stagione regolare e poi dovrà affrontare i playoff, le semifinali e quella finale da mettere nel mirino, per conquistare una promozione che sarebbe meritata, ma scongiuri facendo e realismo, oltre alla maggiore favorita che è il Cagliari, ci si proietterà quando sarà il tempo. Il primo step si chiama Reggina ed il Bari dovrà provare a centrare la settima vittoria casalinga o per lo meno non perdere per tenere a debita distanza un Sudtirol che dovrà vedersela contro il Cittadella.  Mignani alla vigilia della gara ieri in sala stampa ha detto: “Noi dobbiamo pensare a fare i punti necessari per finire terzi, a partire da domani. Loro hanno ambizione, hanno fatto una prima parte di stagione importante e poi avuto un percorso falcidiato da vicende extra-calcistiche, ma ora daranno il massimo per finire bene la stagione. Noi abbiamo provato a tenere il ritmo del Genoa con tutte le nostre forze, e non ci siamo riusciti. Sappiamo che abbiamo fatto il massimo, loro hanno fatto qualcosa di straordinario. Non so se è corretto parlare di rammarico, ma ad oggi la squadra ha dato tutto quello che aveva. Ora dobbiamo pensare ad arrivare terzi, che significherebbe aver messo dietro di noi tutte le altre squadre tranne Frosinone e Genoa. Dobbiamo vivere questa fase finale con grande entusiasmo, la possibilità di entrare da quella porta, con la A maiuscola c’è ancora e dobbiamo fare di tutto per provarci”. Su quello che sarà dopo la regular season, uno dei temi principali toccati in conferenza, la guida del Bari ha risposto: “Forse nemmeno noi pensavamo di poter raggiungere questa posizione di classifica, ma dobbiamo essere coscienti del fatto che se ci siamo arrivati è perché abbiamo espresso dei valori sul campo, che ci hanno permesso di potercela giocare con tutte. Prima pensiamo alle prossime due partite, poi guarderemo ai playoff. Dobbiamo essere spensierati e non accontentarci dei pareggi”. Un Mignani insaziabile che in trasferta ha conseguito dieci vittorie ed altre sei in casa pareggiando invece per quattordici volte complessivamente e perdendo sei volte. Sui sentimenti vissuti dopo il pari in quel di Modena il tecnico ha spiegato il suo stato d’animo: “Io vivo serenamente, so bene che faccio un mestiere in cui si è sotto gli occhi di tutti. Da fuori è tutto più facile che da dentro, perché io guardo tutti gli allenamenti e scandagliare la condizione dei miei giocatori, a volte faccio delle scelte giuste ed altre quelle sbagliate. Ogni decisione che prendo ha una logica” Niente paura, verrebbe da aggiungere come la canzone celebre del cantautore Ligabue ed il tecnico sembra non averla perché ha le idee chiare. Su Folorunsho e Maiello, Mignani ha aggiunto: “Sono due situazioni diverse, con Maiello abbiamo deciso di prenderci un’altra settimana per averlo al meglio, non ha senso esporlo ora a possibili ricadute. Lui ha fatto tutta la settimana con i compagni, sta meglio ma non è al 100%, non credo che lo utilizzerò. Folorunsho convive con una infiammazione, questa settimana è stato bene, per questo lo ritengo completamente a disposizione”. Su Cheddira, scavalcato (da qualche giornata, ndr) da altri marcatori nella classifica del miglior capocannoniere della serie B, l’allenatore ha spiegato cosa serve a tutta la squadra: “Non ci aspettiamo solo i gol di Cheddira, ma anche degli altri attaccanti. Se sei 1-0 la partita rimane in equilibrio, come successo nelle ultime, noi cerchiamo sempre di segnare e so che i ragazzi sono allineati. Contro la Reggina dovremo fare punti e preservare la condizione di quelli che hanno qualche acciacco. Bisognerà stare attenti ai diffidati, ma se qualcuno domani dovesse prendere un giallo salterebbe l’ultima di campionato e non i playoff”. Sul rapporto instaurato con la piazza ed il suo percorso negli ultimi due anni, l’ex tecnico di Modena e Siena ha raccontato: “Per me è un piacere allenare in questa città, sono nel calcio da tanto e penso che un certo squilibrio nei modi di pensare dopo una vittoria o una sconfitta sia solo frutto del troppo amore che la gente ha per questa squadra. Tutti vorremmo primeggiare, ma bisogna sempre essere lucidi, cercando di capire il valore assoluto della tua squadra e quello degli avversari. Giudicare sé stessi è la cosa più difficile, preferisco siano gli altri a farlo. Ho la fortuna di una persona è quella di essere al posto giusto nel momento giusto, probabilmente lo sono stato. I meriti di un allenatore che propone un pensiero di calcio vanno di pari passo con chi ha incontro e con i calciatori che scendono in campo. So che sto vivendo un percorso di crescita, sono felice di quello che ho vissuto qua negli ultimi due anni. Devo crescere ed a volte rischiare qualcosa in più, ma io penso comunque che l’equilibrio è uno dei valori” Un tecnico sicuramente molto equilibrato che forse anche per questo motivo tante volte non ha voluto rischiare Morachioli, anche se poi i numeri dicono che il Bari è il secondo migliore attacco dopo il Genoa con 54 reti, la media di 1,5 gol a partita, ma in ogni caso l’allenatore ha concluso così sul giovane talento biancorosso: “Quando pensavo fosse più giusto schierarlo dall’inizio l’ho fatto, altre volte ho preferito farlo partire a gara in corso, in base a chi abbiamo davanti”. La probabile formazione del Bari che scenderà in campo con il Bari con il 4-3-1-2: Caprile; Pucino, Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Bellomo, Maita, Benedetti; Botta; Antenucci, Cheddira. Il fischio di inizio sarà alle ore 14.00 diretto dal sig. Minelli della sezione di Varese. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 13 Maggio 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio