Cronaca

“Non bisogna dimenticare che l’aborto è un peccato gravissimo”

“Non bisogna dimenticare che l’aborto è un peccato gravissimo”: l’allarme è di Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria.

Eccellenza, il Ministro Speranza ha indicato in tema abortivo e come linee guida, la possibilità di usare la RU 486 nelle nove settimane, evitando l’ospedalizzazione. Preoccupato?

“Certamente, sono preoccupato e allarmato da questa normativa. A mio avviso, in una logica di falsa libertà, lascia la donna sola e in difficoltà, perchè la prima che soffre e vive un dramma, sempre, è colei che abortisce. E’ una scelta irresponsabile, una forzatura ancora più grave, perchè fatta di nascosto, in estate, col Paese e il legislatore occupati da altri problemi e da una evidente emergenza sanitaria. In tempo estivo e situazioni simili, preparare leggi come questa è inappropriato”.

Parliamo dell’aborto…

“Come le dicevo, è una finta libertà, ma alla fine dei conti, chi ci rimette è la donna che subisce anche a livello di psiche, questo problema. L’ aborto devasta e i risultati negativi si vedono nel tempo”.

Magari è colpa del clima diffuso di relativismo etico…

“Certamente. Oggi tutto è relativo. Non esistono valori stabili, in poche parole nel nome di una falsa idea di libertà, abbiamo cancellato il bene dal male, il falso dal vero”.

Un eccesso di misericordismo?

“No. Non dobbiamo puntare il dito su nessuno, ricordando che esiste differenza tra peccato e peccatore. Bisogna avere misericordia di chi sbaglia, tuttavia la misericordia non è eterna ed ha un prezzo, non è infinita perchè alla fine saremo giudicati sulle nostre azioni. Nel nome della misericordia non possiamo banalizzare l’aborto che è e resta un peccato gravissimo, offesa alla bontà della vita. Le ribadisco che abbiamo il dovere di ricordare la grande misericordia di Dio, tuttavia è giusto sottolineare il peccato e la sua gravità. Misericordia e giustizia camminano di pari passo”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 4 Settembre 2020

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