Pane e quotidiano con Gianni D’Elia (I parte)
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Gianni D’Elia, nato a Pesaro nel 1953, è un poeta, scrittore, critico letterario e paroliere italiano. Libero docente e traduttore, tiene corsi e seminari di letteratura italiana e francese. Ha fondato e diretto la rivista «Lengua” (1982-1994), collaborando come critico a numerosi quotidiani e riviste. Ha pubblicato il romanzo “Gli anni giovani” e numerose raccolte poetiche. Nata sotto il segno di Pasolini, la sua poesia civile ha saputo nel tempo trovare il lirismo nel recupero di modelli leopardiani generalmente trascurati dal modernismo poetico nazionale. Da menzionare i suoi saggi: Riscritti Corsari; L’eresia di Pasolini, L’avanguardia della tradizione dopo Leopardi; Il petrolio delle stragi. Postille a «L’eresia di Pasolini».
Andatelo a dire
«Andatelo a dire
ai caduti di ieri
che il loro morire
fu come le nevi…»
«No, i fuochi di un tempo
non trovano pace…»
«La cenere al vento
riscopre la brace…»
«Una cosa il giudizio…»
«Un’altra la pietà…»
«Lottare per la morte…»
«O per la libertà…»
«L’unica dignità
della nostra storia
è la memoria
della verità…»
«Alla vecchia e alla nuova
Resistenza italiana…»
«Contro l’odio che odia…»
«Per l’amore che ama…»
«Andatelo a dire
ai caduti di ieri
che il loro morire
fu come le nevi…»
da: Una discesa al limbo, in “Trovatori”
Pubblicato il 10 Aprile 2024